(...) «Sia chiaro che nessuno vuole infierire su una situazione di difficoltà, specie se cè davvero un bimbo malato di mezzo - spiega Ottonello - Ma per assistere un bimbo potevano tranquillamente bastare i suoi genitori, i suoi familiari più stretti. Nessuno avrebbe detto nulla. Così è troppo. Tra laltro a giorni dovrebbero arrivare le giostre che hanno diritto a occupare quellarea e ci sarebbe il rischio di scontri». Il vero problema è proprio il modo di fare di questi gruppi nomadi, che arrivano e prendono possesso di una zona senza provare a chiedere prima se esiste una situazione alternativa, senza concordare magari con le autorità il modo migliore per una convivenza più serena.
La Foce ha così finito per reagire subito alla presenza dellaccampamento abusivo in piazzale Kennedy. E tra i lettori del Giornale che hanno segnalato la situazione divenuta insostenibile cè anche chi non ci sta a sentirsi raccontare la storiella della povera gente. E, armato di macchina fotografica, cerca le «prove» della beffa. «Mando alcune foto del piazzale Kennedy alla Foce, ridotto a campo zingari - scrive Marina Mascetti - È l'emblema del futuro che la Vincenzi ha in mente per la nostra città: Beirut. Un bel biglietto da visita per la Superba, che crede che corso Italia sia come la Promenade des Anglais di Nizza... Fanno tanta pena, poverini, questi zingari (pardon, nomadi) che non si vogliono separare dai parenti col bambino malato al Gaslini. Peccato che le loro auto, che si vedono nelle foto, non abbiano proprio prezzi da mendicanti: la station wagon è una Mercedes serie C che costa dai 33.000 ai 57.000 euro. L'altra auto blu è una Mercedes Clk (con cerchi in lega da 18" che da soli costano 1700 euro): ha un prezzo dai 42.000 ai 55.000 euro (ma può arrivare anche a costarne 90.000). Dietro si intravede un'Alfa 147 (12.000 euro circa)».
Il listino prezzi aggiornato allultimo numero di «Quattroruote» prosegue con i camper, che minimo minimo valgono 50.000 euro luno. E lì schierati, se ne contano almeno sei. «Verifiche fiscali e redditometro per questa gente sono escluse - incalza Marina Mascetti - E poi sappiamo che gli italiani sanno essere generosi nelle loro elemosine. Ma sì, diamogli anche una casa per aiutarli! A futura memoria per il prossimo candidato sindaco: sono questi i problemi che interessano i genovesi, non i Casini di Fini». Parole che tradiscono lesasperazione di chi non ce la fa più a vedere sempre anteposti ai propri i diritti altrui. Specie di chi pretende tutto e ottiene dalle istituzioni uneccessiva tolleranza.
Ecco cosa vale il campo dei «poveri» nomadi
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