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Ecco la Ferrari Dumbo Massa: «È meno peggio di quanto temessi»

nostro inviato al Mugello
La guardi davanti e fa un po’ tenerezza. Ha l’alettone anteriore grande, eccessivo, sgraziato. Non è figlio di un tecnico ammattito, bensì delle nuove regole della formula risparmio. Sembra Dumbo dalle orecchie grandi questa Rossa F60, dove sessanta è il numero che rompe con il recente passato delle F2000 eccetera; dove sessanta sta per le stagioni trascorse in F1 perché «solo noi ci siamo sempre stati e l’obiettivo è festeggiarne 120» dice con fierezza Stefano Domenicali, il direttore della Gestione sportiva. Al Mugello c’è il sole, nei box del Cavallino un po’ meno. Colpa di quel suo sentirsi un po’ cavia nel giorno che dovrebbe essere il più bello e invece diventa quello della grande incognita. La domanda suprema è infatti una e una soltanto: come diavolo andranno queste nuove F1? Perché la Rossa è la prima a debuttare con le regole 2009, quelle della formula risparmio varate in fretta e furia dai team e dalla Fia per salvarsi dall’implosione dei costi eccessivi. Venerdì toccherà alla McLaren-Mercedes e poi via via a tutte le altre e Dumbo si sentirà un po’ meno sola.
Perché anche le rivali assomiglieranno alla Ferrari con l’alettone enorme e sgraziato che pare l’elefantino della Disney con le orecchie grandi; e fa tenerezza osservarla per la prima volta e fa simpatia ascoltare la confessione del papà del progetto, il direttore tecnico Aldo Costa, quando ammette che no, «stavolta non possiamo come in passato dire che sarà la Ferrari migliore di sempre». No, troppo presto, troppe incognite e anche se «per noi era diventato ormai un rito chiudere la presentazione con quella frase, adesso le nuove norme sull’aerodinamica e il motore non ci permetteranno di raggiungere le prestazioni del passato». Però, aggiunge come a tranquillizzare gli animi, «per affrontare tutte queste novità abbiamo perfezionato il nostro metodo di lavoro, siamo cresciuti e in questo sì che siamo ancora migliori». E il gran capo Domenicali, poco prima: «Quest’anno le squadre hanno introdotto tante modifiche e tutti abbiamo avuto poco tempo per farle... sarà una stagione molto difficile... Vincere subito? Rispetto al passato ci sono molte incognite in più, bisogna essere più cauti».
Per tutta la giornata Felipe Massa è un casco dai colori allegri che luccica poco sotto il sole della Toscana. Lo si vede di sfuggita la mattina, primo rombo alle 10 e 35, giro d’installazione, poi pausa, poi altri tre piccoli giri, poi dritto filato nel box. Fino alle 14 e 46 il niente, nessun rumore mentre il sole è alto, mentre la pista è calda e invitante il giusto. Le nuove regole dicono che ieri era l’unico giorno di test e chilometri disponibili al di fuori del limite contingentato di 15.000 anno, per cui se alla fine la F60 girerà solo 100 km e a singhiozzo è solo perché altro non si poteva fare per iniziare a mettere a punto il famigerato Kers (il sistema di recupero dell’energia prodotta dai freni da utilizzare in gara come potenza aggiuntiva). Ecco perché Massa accelerava e frenava facendo borbottare il motore, «perché è la prima volta che un congegno del genere gira su una Ferrari e dovevamo prenderne le misure» diranno i tecnici lasciando a papà Costa il compito di aggiungere: «È rimasta ferma perché stiamo verificando qualche problema di gioventù (trafilaggio e pressione, ndr), torneremo in pista più tardi... d’altra parte è un’auto completamente nuova e l’abbiamo appena messa insieme».
Senza il presidente Luca di Montezemolo rimasto a Roma per impegni, con Raikkonen imbaccuccato e giunto solo a dar conforto morale, con Schumi special guest e osservatore, è così toccato a Felipe Massa fare il punto sul primo assaggio in groppa a Dumbo. «L’auto è completamente diversa dal passato – dirà -, le regole e il Kers hanno cambiato il modo di guidare e lavorare. Non era questa la giornata per fare tanti giri anche se sarebbe stato bello. Così abbiamo risolto dei problemi, ma sono contento del risultato e del primo contatto con il Kers che alla vigilia mi preoccupava. In fondo la giornata è andata come mi aspettavo. Arrivando dal Brasile temevo fosse brutta per colpa delle nuove regole e invece l’ho trovata molto bella. Adesso spero solo sia veloce...

perché solo questo conta».

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