Ad avere un padre come Duchamp e una madre come John Cage ci si guadagna sempre. Non genitori reali ovviamente, ma virtuali, e genitori non di un singolo ma di un gruppo. Sono infatti due mostri del Novecento come Duchamp e Cage che hanno idealmente ispirato gli artisti di Fluxus, movimento nato nel 1962. È Achille Bonito Oliva a definirli tali, presentando la rassegna Fluxus Biennal allAuditorium Parco della Musica - di cui è curatore - che copre un arco di due anni e che vede protagonisti sei artisti di quel movimento. La prima mostra è dedicata a Maciunas, artista lituano fra i più rappresentativi del gruppo. Fu infatti lui il fondatore e lorganizzatore di questo movimento, che vide partecipazioni di grandi del 900, come Nam June Paik, Yoko Ono, Giuseppe Chiari. Fluxus fu qualcosa di straordinario soprattutto per il suo essere movimento di confine, per avere avuto la capacità di aggregare tutte le arti, dalla musica alle arti visive, dallarchitettura alla matematica, per la volontà di tutti di superare il mito romantico delle avanguardie e di trovare invece interesse nella realtà. Seguendo appunto le orme del padre spirituale Duchamp, gli artisti di Fluxus prelevavano gli elementi dal proprio habitat per crearne una nuova identità, o anche per distruggerli definitivamente. È noto a molti infatti il primo concerto Fluxus nel quale gli artisti smontarono letteralmente un pianoforte pezzo per pezzo. Operazioni coraggiose che cercavano anche una relazione con il pubblico.
Le sale dellAuditorium possono forse sembrare spoglie rispetto a quanto si poteva raccontare, ma queste mostre vanno immaginate come le prime due di una lunga serie che terminerà nel 2012, quando si festeggerà l'anniversario dei 50 anni della nasciata del movimento.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.