Ecco il futuro: uno smartphone che si piega

Il 2013 sarà l'anno dei display flessibili: una rivoluzione non solo tecnologica, ma che apre anche e soprattutto a nuovi scenari rimasti fino ad ora inesplorati. Tra gli esempi possibili c'è iFlex, un concept di flexPhone, ideato dallo studio de Poorter Design di Milano. I due lati rigidi del flexPhone in alluminio, sono uniti nella parte centrale con un anima deformabile in silicone, grazie alla quale il dispositivo può assumere e mantenere ogni angolazione desiderata. È dotato di chiusura magnetica in posizione piegata, che protegge il display da graffi e urti. Il display flessibile a touchscreen è coperto da una cornice in nylon. Ovviamente lo stesso principio può essere applicato ai tablet e anche ai computer portatili. Un concept come l'iFlex può fare nascere le flexApp, una nuova generazione di applicazioni software, che non sono possibili con un display rigido. Sono illustrati nuovi esempi d'uso, come il make up digitale per le donne, il segnaposto del relatore in un convegno, con il nome per il pubblico su un lato, e il tempo di parola rimanente sull'altro, e ancora la sveglia da mettere sul comodino, che si spegne con un tocco della mano sulla sommità.
Ovviamente ci sono anche possibilità su schermi più grandi. LG-Philips è in pole-position in questo campo, ed i risultati del suo lavoro sono stati mostrati al recente Consumer Electronics Show di Las Vegas, dove l'azienda ha esposto uno schermo flessibile da 14.

3 pollici che viene annoverato tra gli E-paper display, vale a dire la carta elettronica. Equivalente ad un foglio in formato A4, è in grado di visualizzare una risoluzione mai vista finora, su dispositivi di questo tipo. Le immagini conservano la loro qualità anche se il display viene piegato.

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