Dopo una maratona di suoni «dellaltro mondo» si chiude con Suddenly November Morning, brano inedito eseguito in solitudine nella sua casa del Greenwich Village pochi mesi prima di morire. Ce nè di carne al fuoco nel megacofanetto West Coast Seattle Boy (4 cd più dvd in uscita martedì) che celebra con inediti, provini, versioni alternative e mai pubblicate il genio di Jimi Hendrix. Sì, la famiglia ha provveduto a inflazionare il mercato con valanghe di dischi, ma qui cè da far felici i fan più esigenti con rarità come Hear My Freedom, Hound Dog Blues, Lonely Avenue, la versione mai pubblicata della dylaniana Tears of Rage, arrangiamenti acustici tratti da Electric Ladyland come Long Summer Night e 1983, il concerto al Fillmore East con la Band of Gipsy del 69. Poi nel primo cd cè il timido Hendrix degli esordi (un ragazzino magretto, coi capelli corti e il vestitino rosso come testimonia la prima foto del box) che mette la sua acerba chitarra al servizio di icone soul come Don Covay, Rosa Lee Brooks, Ray Sharpe, il re del sax King Curtis (qui cè Instant Groove, altri brani con Curtis sono andati perduti in un incendio). Naturalmente ci sono versioni mai sentite di classici come Room Full of Mirrors e Purple Haze che fanno pensare ai più sospettosi: ecco, hanno ripreso un assolo buttato da Jimi e ci hanno costruito sopra un nuovo arrangiamento. «Mi venga un colpo se questa non è tutta roba originale di Jimi - dice in un discreto italiano il produttore Eddie Kramer, che ha curato il box ed è stato ingegnere del suono di Jimi negli anni doro -; certo alcuni di questi brani erano in condizioni pietose ma li abbiamo solo ripuliti, non ritoccati. Jimi ovunque andasse registrava i suoi pezzi, così abbiamo pensato di proporre un viaggio alternativo dagli esordi agli ultimi giorni». Business o non business, secondo Kramer ci aspettano tante novità dal caro estinto: «Abbiamo ancora decine di nastri e faremo uscire altri cd e dvd con cose incredibili: nel 67, quando incise Axis:Bold As Love, aveva già scoperto effetti che anticipavano lhip hop e prima poi li ascolterete». Sulla sua morte Kramer non ha dubbi: «Un tragico incidente.
Lho sentito una settimana prima che morisse e aveva mille progetti. Voleva esplorare nuove strade». E chiude con una bomba: «Avevamo organizzato per incidere con Miles Davis, ma Davis voleva 50mila dollari così lo mandammo al diavolo!».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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