Ecco i Musical Box, gli allievi che hanno superato i maestri

Dopo il tutto esaurito dei concerti di febbraio a Roma e a Milano, ritorna «The Musical Box», progetto che, sulle orme dei Genesis, proporrà Foxtrot (questa sera) e Selling England by the pound (domani), gli indimenticabili spettacoli dei Genesis nel loro periodo d’oro dei primi anni Settanta. Motivi per non perdersi i concerti dei Musical Box ce ne sono tanti. Si tratta di un gruppo di musicisti canadesi che hanno fatto del virtuosismo rock una cifra unica. Il loro talento è indiscutibile. Altrettanto indiscutibile è la loro nostalgia per il sound anni Settanta. Nei Genesis di Peter Gabriel questi ragazzi canadesi hanno individuato la summa perfetta di un’epoca e di un genere, il rock progressive. Se provi a chiedere loro il perché di questa missione (da oltre vent’anni suonano le canzoni di Gabriel e compagni in giro per il mondo con dei tour che in quanto a pubblico e successo di critica poco o nulla hanno da invidiare ai grandi protagonisti del rock) ti rispondono che semplicemente ammirano i lavori dei «primi» Genesis. In verità la cosa paradossale è il successo che ottengono replicando da perfetti esecutori classici delle partiture rock. Senza improvvisare, senza «interpretare», ma solo amando spassionatamente e generosamente l’«originale». Ed è per questo che le loro esibizioni sono sempre un successo. Suonano in tutti i continenti e fanno sempre il tutto esaurito. Segno che l’amore per gli originali ormai è indissolubilmente legato anche al loro virtuosismo.

L’appuntamento è quindi fissato per questa sera e domani al Gran Teatro (ore 21). Ad aprire il concerto, il gruppo spalla «The Watch», che eseguirà anche alcuni extras dai primissimi Genesis, mai eseguiti live prima d’ora.

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