Economia

«Ecco come investire dopo le ferie»

Troppo presto per parlare di ripresa vera e propria, anche se ci troviamo in una situazione decisamente migliore di quella che si poteva prevedere solo qualche mese fa. Lo sostiene il direttore investimenti di Schroeder Italia Private Banking, Mario Spreafico, alla luce del rally estivo delle Borse: «Le prospettive sono buone - spiega Spreafico - ma temo che il mercato sia stato troppo veloce ad anticipare la ripartenza dell’economia».
Quale strategia dovranno seguire i risparmiatori al ritorno dalle ferie?
«Ci vorrà prudenza sui mercati azionari. Non siamo ancora fuori dalla crisi, anche se non c’è dubbio che le condizioni stiano migliorando. L’elemento determinante è stata la fiducia: degli investitori, delle imprese, dei consumatori. Ci sono stati dati incoraggianti ovunque, dagli Usa all’Europa, che a cascata hanno reso possibile la risalita degli indici di Borsa».
Durerà?
«La fiducia è condizione necessaria ma non sufficiente. Ora bisogna fare i conti con l’economia reale. Qualcosa si è già mosso, ma per capire se c’è una vera ripresa saranno fondamentali i dati su consumi e produzione industriale nei prossimi sei mesi. Prendiamo le ultime trimestrali delle aziende. Molte hanno superato le previsioni, e questo è positivo, ma in assoluto i dati non sono buoni: perdere in tre mesi il 20 o il 30% del fatturato non è una cosa che si recupera in tempi brevi. Ad ogni modo escludo che si torneranno a vedere, almeno per ora, tassi di crescita come quelli del periodo 2003-2007».
Come si traduce questa analisi sugli investimenti?
«I rialzi azionari di quest’estate potrebbero non durare. D’altra parte se le Borse sono salite, allo stesso tempo, in generale, i tassi di interesse di mercato e l’inflazione hanno continuato ad andare giù, segno che non tutti scommettono su una ripresa immediata».
Come muoversi nel breve?
«Bisogna mantenere una fetta consistente del proprio portafoglio sui titoli di Stato, anche con scadenze a medio-lungo termine, in attesa che arrivino segnali più solidi di ripresa. Comunque per chi vuole restare in Borsa un tema interessante sono i titoli di quelle società che di norma distribuiscono un buon dividendo, come le utility o quelle petrolifere: difficilmente sarà più basso del rendimento di un Bot o di un Btp».
Nel medio periodo?
«I rialzi di questa estate sono stati molti violenti, quindi continuerei con la strategia di breve, aumentando però lentamente il peso dell’azionario. Tra qualche tempo potrebbero tornare interessanti anche le obbligazioni aziendali. Hanno corso molto ma, se i prezzi scendono, permetteranno di ottenere qualche punto in più di rendimento senza esporsi alla Borsa».
Che cosa consiglia a chi vuole investire sul lungo termine?
«La prospettiva si capovolge. Difficile che i tassi rimangano così bassi e questo metterà sotto pressione l’obbligazionario.

Col consolidarsi della ripresa torna invece interessante tutto l’azionario, con un occhio di riguardo, forse, per i titoli industriali e finanziari».

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