Ecco l’audience di un «pubblico» in movimento

Nel mondo della pubblicità esterna è stata una piccola rivoluzione. Audiposter, l’auditel dei cartelloni, calcola quante persone hanno visto un manifesto, per quanto tempo e quando. Per le imprese che investono nel settore è una garanzia: mentre rileva i «contatti» per ogni impianto, controlla anche che le pubblicità siano davvero esposte (verifica di 60mila impianti in 302 comuni di tutta Italia). Audiposter rileva il numero di «spettatori» per gli impianti di 42 grandi comuni. Ma l’audience dei manifesti è la città stessa. Un pubblico in movimento perenne sul quale, grazie alle sue rilevazioni, Audiposter ha scoperto molti dettagli. «Lo stesso sistema Gps che serve a rilevare i contatti generati da ciascun impianto - racconta il direttore Augusto Cervetti - è utilizzato per misurare i flussi dei cittadini». Si scoprono i picchi massimi di circolazione degli abitanti e di chi arriva dall’hinterland delle grandi città, gli orari di punta, le differenze fra giorni feriali, e festivi. Il pubblico è rappresentato da individui di almeno 14 anni, che escono di casa (o si recano nel capoluogo) almeno una volta a settimana. Ogni città è poi divisa in zone: in totale, tramite Gps, sono state registrate oltre 160mila giornate di spostamenti dei cittadini, calcolando la «composizione» del flusso (percentuali su chi arriva da fuori città, sul sesso, sull’età) e gli orari di maggior movimento a seconda del giorno della settimana, delle fasce d’età e del sesso.

Ad esempio a Milano gli over 55 si muovono soprattutto fra le 10 e mezzogiorno; i 35-54enni verso le 16 e i 14-34enni alle 17. A Roma i picchi di traffico sono alle 17 in giorno feriale, poco prima di mezzogiorno al sabato e alla domenica. Infine a Napoli donne e uomini si spostano in sintonia: per entrambi il picco è alle undici del mattino.

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