Ecco Marrakech express: una festa di colori e di golf

Marrakech, mon amour. Tre ore di volo, spaccate: partenze in mattinata con Ryanair ed Easyjet (ogni giorno) da Milano, poi un quarto d'ora dall'aeroporto all'albergo ed eccovi, potete gustarvi una ricca colazione al bordo della piscina prima di giocare a golf su uno dei campi della città rossa.
Senza dubbi, se dovessimo scegliere una città per passare il 2 giugno punteremmo su una città sempre più occidentale, sempre più lussuosa fra ristoranti e alberghi faraonici, strade larghissime e tanto verde, sole e profumi caratteristici, riad e lounge bar, casinò e caffetterie, appartamenti e discoteche. In pratica: golf di giorno, divertimento dopo.
Per gli italiani Marrakech è una delle mete più abituali e desiderate, una specie di seconda casa. In tantissimi hanno acquistato delle proprietà, molte all'interno dei campi da golf, vedi l'Amelkis, 18 buche lunghissime disegnate da Cabell Robinson ai piedi delle montagne Atlas, dove la due è di una difficoltà estrema, per il resto il campo è blando e gli amanti del drive si esalteranno. Per il turista molto esigente, e soprattutto amante del lusso monastico, suggeriamo invece Amanjena, proprio incollato al campo: un santuario cinque stelle dove impera il silenzio.
Dall'altra parte dell'Amelkis e ovviamente a due passi dal resort c'è il Royal Golf, campo per nulla simile agli altri, più vicino ai percorsi nostrani, tanti alberi e buche strette, il primo costruito in Marocco: non proprio facile, ma con una vegetazione così ricca da far invidia ad un giardino botanico. La meta golfistica più conosciuta é il Palmeraie, oasi della felicità dove oltre alle 27 buche firmate Robert Trent Jones Senior ci sono decine di ville che si possono acquistare o affittare e alberghi con tutto quello che si possa desiderare. Cento ettari di colori intensi dove gli italiani sono di casa, per via degli innumerevoli tornei organizzati qui: finale del circuito Royal Air Maroc e anche dell'American Express, una meta ideale per la qualità dei servizi e la professionalità del personale, davvero di livello altissimo.
Ormai Palmeraie è una città nella città: ha appena aperto l'Hotel du Golf, di proprietà del gruppo Holiday Inn, 315 stanze con vista sul campo, anche se la gemma si chiama Le Gran Pavillion, 44 suite che incarnano alla perfezione lo stile e lo sfarzo moresco. I più recenti campi aperti sono l'Atlas Golf (da alloggiare assolutamente al Selman, cinque stelle delizioso e nuovissimo, convenzionato)e il Samanah Country Club, 18 buche disegnate da Jack Nicklaus, l'accademia di David Leadbetter e un numero di appartamenti sempre in aumento, con prezzi a partire dai 150.000 euro.
Difatti impressiona come la crisi non abbia intaccato l'entusiasmo ed i progetti immobiliari nella città rossa: qualche rallentamento due anni fa, ora si va spediti e ad ogni passo vedi cartelli con campi in costruzione, con la data dell'imminente apertura in vista. E nel caso vorreste vivere il quartiere più chic, Hivernage, vi portiamo a scoprire un gioiello che si trova incollato al Sofitel: El Saadi Garden è un po' nascosto, lo si trova dietro il casinò, in un parco di otto ettari, fra limoni e aranci.

Novanta suites con vista verso le montagne Atlas, balconi immensi come i letti: si aggiungono le dieci ville private, ognuna con la propria piscina: probabilmente uno dei più lussuosi a Marrakech, sicuramente quello che ha il rapporto qualità prezzo migliore.
Poi una serata al Jo's, Fogo de Chao oppure al Matisse è d'obbligo.

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