Ecco Milos Forman, apocalittico con humour

L’autore che lasciò Praga nel ’68 incontra il pubblico romano per raccontare i momenti più significativi del suo cinema

Il regista Milos Forman sarà protagonista del prossimo appuntamento del ciclo «Viaggio nel cinema americano», a cura di Antonio Monda e Mario Sesti, che avrà luogo domani sera alle 21 presso la Sala Petrassi del nuovo auditorium Parco della Musica.
La rassegna di incontri con grandi personalità del cinema targato Usa, era già stata proposta nello scorso ottobre riscuotendo notevole partecipazione di pubblico. Si tratta di un nuovo modo offerto agli spettatori di esplorare il cinema insieme a chi ne è l’artefice, come hanno scoperto tutti coloro che hanno partecipato alla Festa del Cinema e nelle scorse stagioni all’Auditorium: anteprime, conversazioni a tutto campo, compilation delle più note scene di autori e attori che hanno fatto la storia del grande schermo e hanno riempito l’immaginazione di storie indimenticabili e personaggi di vario genere.
Stavolta, sul palco ci sarà un regista che ha saputo raccontare il mondo contemporaneo, da Praga a New York, con una lucidità spietata e un humour carico di inconfessabile disperazione. Milos Forman si è soffermato per i suoi film su varie epoche (dalle velleità della rivoluzione dei costumi degli anni Settanta in Taking Off all’età barocca di Mozart in Amadeus), e non c’è potere dello Stato di cui non abbia messo in luce la vocazione repressiva (dal socialismo reale in Gli amori di una bionda, alla democrazia americana in Larry Flint) o il caos che la fobia per la libertà genera al suo interno (Hair, Qualcuno volò sul nido del cuculo, Al fuoco, pompieri!, The Man on the Moon).
Specialista della black comedy, ha un occhio clinico per toccare in profondità i suoi personaggi e chiavi segrete per alimentare il chiaroscuro drammatico e grottesco del racconto.
Alla vigilia dell’uscita in sala del suo nuovo film, Goyàs Ghosts, con Javier Bardem e Natalie Portman, il regista cecoslovacco che fuggì negli Usa mentre i carri armati russi invadevano Praga negli anni ’60, commenterà insieme con Monda e Sesti alcune delle più belle sequenze dei suoi film scelte insieme ai curatori.


Gli spettatori che parteciperanno a questo incontro, non solo avranno la possibilità di sentirlo parlare di sé, del suo lavoro, delle idee che lo animano e dell’intreccio di biografia e finzione che costruisce l’identità di coloro che lavorano nel cinema, ma avranno spazio anche per rivolgersi direttamente a lui con domande, curiosità e riflessioni.

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