Ecco la nuova vanità: essere sempre in ordine

Un pizzico di vanità e nessuna frivolezza: l'uomo mandato ieri in passerella da Giorgio Armani nell'ultima giornata delle sfilate di Milano, è bello, curato, porta i capelli indietro e non deve passare esami in fatto d'eleganza perché a sua disposizione ha solo certezze. Una giacca destrutturata a un bottone ma anche doppiopetto - si deve ad Armani la rivoluzione di questo caposaldo del guardaroba maschile che negli anni Settanta perse ogni rigidità grazie a una straordinaria costruzione senza spalline, rinforzi, orpelli - e un pantalone totalmente ridisegnato.
Questo nuovo modello sarà uno dei pezzi più desiderabili dell'estate 2012: ampiezza e pieghe al bacino, chiusura diagonale che fa pensare alle braghe marocchine ma perfetta cittadinanza internazionale grazie al fondo più stretto che scopre la caviglia e rende protagoniste le belle espadrillas di velluto o di suede. La magia di Armani che manda in visibilio i modelli trasformati in tanti modernissimi Malaparte e illanguidisce le signore, sta più che mai nella grazia degli accostamenti che soltanto il suo gusto e la sua bravura sanno rendere così singolari: micro e macro disegni geometrici messi insieme ad arte, mille sfumature di blu, di asfalto, di grigi ma anche tanti naturali e persino un tocco di rosa pallidissimo in un blazer poetico, tessuti impalpabili che mischiano la seta al nylon e rendono di peso zero anche la vita. Ogni uscita era perfetta, virile e credibile secondo la regola misuratamente estrosa che non trasforma mai l'uomo in una caricatura di se stesso.
La misura del resto è segno d'intelligenza. Lo ha dimostrato Rossella Jardini direttore creativo di Moschino che pur rendendo omaggio a Elvis non ha trasformato i suoi ragazzi in banalissimi emuli del re del rock'n'roll. Tipi dall'aria pulita hanno portato sulla passerella allestita in discoteca le suggestioni di uno stile fresco scandito dalle note dei Baseballs, gruppo rock di Berlino divenuto popolare per le versioni anni Cinquanta di alcune hit di oggi. Deliziose giacche a quadrettini Vichy, camicie stampate con i motivi delle carte da gioco, smoking con macro paillettes bicolori in trompe l'oeil sono stati i pezzi forti di una collezione che prevede per occasioni fuori dall'ordinario, anche il completo spalmato oro. Certo la moda ha bisogno di storie per essere raccontata.
Quella di DSquared2 parla per esempio di un american tourist in giro per l'Europa fra città d'arte e spiagge goderecce, munito di gioia di vivere e di un guardaroba easy e leggero. I due gemelli Dean e Dan Caten hanno man felice quando mischiano abiti sartoriali e pezzi facili come i parka in nylon, pantaloni colorati di linea skinny con pezzi rock fatti di pelle e borchie, maglioni da lupo di mare per escursioni in Scandinavia e costumi da bagno per i super trendy che sbarcano a Myconos. Gioia di vivere è il leit-motiv anche della collezione Coveri disegnata da Francesco Martini, fra tanti lilla, rosa e viola, un tocco Seventies e proposte equamente suddivise fra uomo e donna. «In un momento come questo in cui si fa fatica a raggiungere i risultati, presento quello vogliono da me: tanto colore e una stampa di stagione» dichiarava lo stilista esibendo un print con fiocchi, orologi, fiori e coccinelle per camicie e abiti, vestiti da sera con paillettes - un must della casa - e abiti maschili perfettamente spezzabili.
Altra storia da Gazzarrini, brand disegnato da Marco Ciampalini che da stagioni percorre una strada creativa tutta sua lastricata di ricerca e di rigore.

«Una giacca è per sempre purché non tradizionale» spiegava ieri parlando della nuova silhouette architettonica, allungata, appoggiata al bacino, senza bottoni a vista che si accompagna a un pantalone a vita alta, cavallo allungato e fondo un po' più largo. Una pulizia visivamente molto piacevole esaltata dalla bellezza degli écru, dei beige e dei bambù.

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