Roma

Ecco le nuove leve della creatività americana

L’arte della Grande Mela conquista la capitale. La mission è affidata a diversi maestri del panorama americano contemporaneo protagonisti di New York minute: 60 artisti della scena artistica newyorkese, la collettiva allestita al Macro Future fino al prossimo primo novembre. I due padiglioni di piazza Orazio Giustiniano sono affollati dunque di dipinti, video, installazioni di grandi dimensioni ideati spesso da più artisti insieme, ai quali hanno dato una mano nell’allestimento anche venti allievi dell’Accademia romana di Belle Arti. «Lo sforzo principale per noi - spiega il direttore del Macro Luca Massimo Barbero - non è portare delle mostre ma fare delle mostre; e la vocazione particolare di questo spazio di Testaccio è proprio quella di far viaggiare le persone senza che si spostino». Ad accogliere i visitatori - con un suggestivo colpo d’occhio - l’installazione di Jim Drain e Ara Peterson: girandole dalle diverse dimensioni e di differenti scale cromatiche mosse contemporaneamente da tanti ventilatori. Sempre di questa pittrice esponente dell’arte figurativa di Providence in mostra anche due sculture a parete, una in bianco e nero e l’altra ricca di colori. Il percorso espositivo continua con particolarissimi elastici di gomma ingranditi (realizzati attraverso stampi di silicone con pigmenti) che creano una griglia multicolore, opera di Martha Friedman. Spazio poi alla pittura di Xylor Jane e ai suoi alveari cromatici che danno vita a un vero e proprio arcobaleno. Al pubblico capitolino Dan Colen propone, invece, una serie di baci rosa, Kiss Paintings, che risaltano sul bianco delle tele. La parola d’ordine per questa collettiva è interdisciplinarietà e in questo senso si inseriscono anche una serie di concerti e performance che sottolineano bene l’idea di presentare il contemporaneo come qualcosa di trasversale. «Con questa mostra - chiarisce l’assessore capitolino alla Cultura, Umberto Croppi -, vogliamo fare in modo che l’attività del Macro non sia solo museale ma rappresenti un laboratorio di sperimentazione per l’arte in genere».
L’esposizione, organizzata dalla fondazione «Depart» e curata da Kathy Grayson, resta aperta dal martedì alla domenica dalle 16 alle 24.

Ingresso 4,50 euro (biglietto unico per Macro e Macro Future).

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