Francesca Angeli
da Roma
La partita delle elezioni è ancora tutta da giocare. Nelle ultime settimane la rimonta del centrodestra sullUnione è diventata inequivocabile, come conferma lultimo sondaggio condotto da Alessandra Ghisleri per Euromedia Research. Lindagine, che risale all11 novembre, è stata citata da Silvio Berlusconi un paio di giorni fa a Messina. «Nellultimo rilevamento - aveva detto il premier - Euromedia ci ha dato alla pari: noi al 48,6 per cento la sinistra al 48,7».
La Ghisleri precisa che quelle percentuali sono da attribuire ad un centrodestra che non corrisponde allattuale schieramento della Casa delle Libertà ma che comprende oltre a Forza Italia, An, Udc e Lega anche i liberali di Renato Altissimo, i repubblicani di Giorgio La Malfa, la dc di Gianfranco Rotondi e anche Alessandra Mussolini. Soltanto un paio di mesi fa proprio Euromedia aveva calcolato lo svantaggio del centrodestra in circa 6 punti di percentuale. Che cosa è successo da allora? I fattori che stanno giocando a favore di Berlusconi sono molteplici, come spiega la Ghisleri stessa. «Leccesso di sicurezza nella vittoria che il centrosinistra ha ostentato da qualche mese a questa parte ha sicuramente favorito Berlusconi: sentendosi in svantaggio gli uomini della Cdl si sono dati da fare - osserva lamministratore delegato di Euromedia -. Un altro errore compiuto da molti leader del centrosinistra è laver coltivato un atteggiamento distruttivo, di critica demolitrice. Non a caso chi va fortissimo allinterno dellUnione è Fausto Bertinotti, il leader di Rifondazione comunista, che ha invece una vincente immagine propositiva».
Ma lhandicap che grava di più sullUnione, aggiunge la Ghisleri, «è la mancanza di un programma» perché il cittadino ha bisogno di risposte concrete sui suoi bisogni quotidiani: vuole essere rassicurato.
La rimonta di Berlusconi non è dovuta soltanto agli errori dei suoi avversari, che fanno sempre comodo ma non bastano. Laver promesso una casa a tutti quelli che ne hanno più bisogno per la Ghisleri «è stata una buona mossa». Ha funzionato perché i cittadini si preoccupano esattamente di questo: la casa, la sanità, i servizi essenziali. Allinterno dellalleanza luscita di scena di Marco Follini, dopo mesi di polemiche interne, è servita a calmare le acque. La coalizione ha offerto unimmagine più solida ed ha preso importanti decisioni, dando limpressione di un accordo ritrovato che ha rassicurato lelettorato.
Nel proporzionale, aggiunge la Ghisleri, conteranno di più i singoli partiti e si assisterà a un «tutti contro tutti». Sulla carta sarà avvantaggiato quel partito che ha una lunga storia e un simbolo riconoscibile, come lo scudocrociato dellUdc.
«Bisognerà vedere poi che cosa accadrà il 29 gennaio quando si terranno le primarie per il sindaco di Milano - aggiunge la Ghisleri -.
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