Milano come Vienna, Londra, Kuala Lampur, e Siviglia. Cos’hanno in comune città così diverse tra loro? Una ruota panoramica. Costruite in tempi e occasioni diverse, con il medesimo obiettivo: regalare una prospettiva inedita sulla città. Un sogno che a Milano rischia di sfumare. Caduto nel dimenticatoio, rimandato, cancellato? Che fine ha fatto il progetto per la realizzazione di una London eye in versione meneghina?
A chiederselo sono i milanesi - che avevano battezzato la giostra di 53 metri «Leonardo», votando sul sito del Giornale - gli albergatori, i commercianti, gli operatori del turismo generale. La ruota potrebbe fungere da «stimolo» per cambiare anche il volto della nostra città dal punto di vista turistico. Con una premessa necessaria: nel week end gli alberghi sono vuoti, mentre così non è in settimana. Il motivo? Milano è «cristallizzata» come meta di turismo d’affari e culturale, la dimostrazione? Chiunque venga qui al venerdì sera se ne va. Il motivo è che la nostra città non è attraente come città del divertimento e per le famiglie. Lo sa bene Luigi Maderna, presidente di Faivet Lombardia, l’associazione regionale delle imprese di viaggio e turismo, e fondatore di Clio Viaggi: nonostante tutti gli sforzi che le agenzie viaggi fanno per «inventare» pacchetti attraenti per ogni tipo di pubblico, non esistono offerte rivolte specificatamente alle famiglie o comunque a chi a Milano voglia fare qualcosa di diverso dallo shopping e dalle visite ai musei. «È arrivato il momento di diversificare l’offerta turistica - spiega Maderna - Parigi, per esempio, ha fatto la sua fortuna con Disneyland: all’interno del parco si trovano alberghi che sono sempre pieni. Lo stesso discorso vale per tante altre città. Insomma Milano, anche in vista di Expo, deve diventare attraente anche per le famiglie e per altri aspetti: la ruota panoramica può essere un ottimo spunto per sollevare il problema e aprire il dibattito». Per Maderna infatti non basta inventarsi eventi legati ai saldi, alla moda, la notte bianca, o la lirica al Castello perché i turisti vengano a Milano anche per divertirsi o che i business man da noi per lavoro appunto decidano di fermarsi anche il week end con la famiglia.
Insomma - il monito degli agenti di viaggio - attenzione a non perdere anche l’occasione della ruota, progetto, e delibera relativa, che al momento sono congelate sul tavolo del sindaco Moratti. Nelle intenzioni del Comune, infatti, la giostra avrebbe dovuto essere inaugurata lo scorso Natale, come previsto dal bando di gara. In autunno la seconda ditta classificata fa ricorso al Tar, che in marzo lo respinge dando ragione a Palazzo Marino. A questo si aggiungono le 3400 firme e una pagina Facebook creata dai cittadini contrari alla scelta di collocare la giostra al parco Sempione.
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