Ecco perché la Tav non vedrà il mare

L’alta velocità scenda a valle, dice Claudio Burlando, dalla direttrice Lione-Torino alla Marsiglia-Genova, «o la Liguria sarà fuori dai traffici». L’idea del presidente della Regione, peraltro già bocciata dai francesi oltre che dal ministrodelle Infratsrutture Antonio di Pietro e dagli stessi piemontesi, non solo renderebbe ulteriormente urgente il Terzo Valico, a meno di non impantanare le merci provenineti da Portogallo, Spagna e Francia fra i Tir dell’autostrada a A7, ma presenta criticità tali da apparire, come dire, balzana. Una su tutte il fatto che la linea ferroviaria ligure verrà sì ammodernata, ma non con le tecnologie dell’alta capacità, a meno di non rifare ex novo tutti i progetti, e in tempi lunghisimi, basti pensare che, se il Terzo Valico partendo oggi potrebbe esser pronto entro il 2013/2014, i binari che corrono lungo le coste liguri dovranno per forza attendere il 2017. A dirlo è la situazione, così come l’ha fotografata Rfi, del raddoppio della San Lorenzo al Mare-Andora e Andora-Finale Ligure sulla Genova Ventimiglia (tratta non inserita nel sistema Av/Ac quindi di tipo tradizionale anche se moderna) nonché del potenziamento del nodo ferroviario di Genova.
I lavori del raddoppio della San Lorenzo al Mare-Andora, 18,8 km di cui circa 16 in galleria, sono iniziati nel marzo 2005 e sono già in ritardo. La linea, che contrattualmente dovrebbe terminare il lavori per le opere civili nel 2009, ancora non dispone dei finanziamenti per la fase di armamento, dal segnalamento all’alimentazione elettrica, e non sarà quindi attivata prima del 2011, forse 2012.
Per la tratta Andora-Finale Ligure manca il progetto definitivo che è in fase di elaborazione da parte di Rfi e non sarà pronto prima dei primi mesi del 2007, fatto salvo il parere positivo dei territori (Alassio-Albenga e Borghetto Santo Spirito) dove alcuni sindaci e comitati di cittadini contestano da anni ferocemente un tracciato che considerano fortemente impattante. Se il progetto definitivo verrà redatto nei primi mesi del 2007, ci vorrà tutto l’anno per approvarlo fra via libera sullo studio di impatto ambientale prima in Conferenza di Servizi poi dal Cipe, registrazione della Corte dei Conti e pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Successivamente il Governo dovrà indicare nella Finanziaria 2008 l’allocazione e il trasferimento di circa 1541 milioni di euro alle Fs. Nel 2008 dovrà partire la gara europea per l’appalto integrato e l’individuazione del General Contractor che dovrà redigere il progetto esecutivo. Se tutto andrà bene, ci vorrà l’intero 2008 per il conferimento dell’incarico, gli espropri e i primi cantieri potrebbero aver luogo non prima della seconda metà del 2009 per una linea di oltre 31 km. che richiede almeno 7/8 anni di lavoro. Nella migliore delle ipotesi quindi, la linea verrebbe attivata nel 2016, se non 2017.
Per il Nodo ferroviario di Genova che invece gode di 630 milioni di euro stanziati dal Governo Berlusconi, Rfi prevede di avviare le procedure per la gara d’appalto integrato e la definizione del General Contractor non prima del 2007. Per l'individuazione del General contractor e per l'assegnazione dell'incarico, trattandosi di gara europea ci vorrà tutto il 2007. Nel 2008 il General Contractor dovrà presentare il progetto esecutivo e avviare gli espropri e i primi cantieri. L’avvio dei lavori più importanti è previsto per l’inizio del 2009 per concludersi nel 2015 con l’attivazione del nodo nel 2016.

Sia per quanto riguarda i tempi che per le soluzioni tecnologiche adottate, la Mersiglia-Genova non risponderebbe ai criteri di Av/Ac, quindi, salvo adeguarla in un secondo momento. Con tempi biblici. Che poi, se pure davvero l’Unione europea cancellasse la codecisione sulla Torino-Lione e ne rifirmasse una nuova per la Marsiglia-Genova, il Terzo Valico non sarebbe più solo strategico, ma vitale.

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