«Ecco perché il terreno sintetico non è più un’insidia»

Il difensore interista Maicon ha provato il terreno sintetico dello stadio Luzhniki di Mosca dove l’Inter si giocherà oggi il passaggio alle semifinali di Champions e ha dato l’ok: «Il terreno è molto buono, mi piace». Chi ci ha giocato nel passato e lo fa tuttora come Fausto Pizzi e Maurizio Ganz trovano che è sostanzialmente migliorato. E c’è Piero Volpi, ex medico dell’Inter e fiduciario dell’Associazione calciatori, che trova l’attuale erba sintetica assai vicina a quella naturale. Su una cosa però tutti concordano: vietata la scivolata perché c’è il rischio di piantarsi nel terreno e farsi davvero male.
«Quando due anni fa il Gallipoli giocava in C1 sul sintetico - afferma il dottor Volpi - non avevamo riscontrato infortuni superiori alla media. L’Uefa ha fatto studi specifici e, dopo l’esperienza del Salisburgo nel 2008, ora il sintetico di ultima generazione è utilizzato in tutta Europa. L’erba è mischiata con quella naturale, il terreno è molto drenante e il problema del ritorno elastico, che procurava grossi guai ai tendini, ora appare superato». Un consiglio però Volpi lo dà alla sua ex squadra: «Bisogna giocarci sopra per un po’, almeno un allenamento e un lungo riscaldamento prepartita, perché i giocatori devono abituarsi ai diversi rimbalzi e devono adattarsi. Ricordo che anni fa, con Simoni allenatore, in preparazione di una gara di coppa a Lione, a causa di una nevicata, ci siamo dovuti allenare sul sintetico e 3-4 giocatori ne hanno risentito fisicamente. Ma quello era un sintetico ancora agli esordi, ora è tutto cambiato».
Lo utilizza regolarmente invece Fausto Pizzi, allenatore degli allievi del Parma, che ieri hanno vinto il torneo di Rubiera battendo la Roma: «A Collecchio abbiamo un campo di ultima generazione e ci siamo abituati alla diversità di rimbalzo e velocità della palla, anche perché sul bagnato aumenta. Certo che ai miei tempi da parte del giocatore doveva esserci l’adattamento alle diverse situazioni di tempo e campo, oggi invece col sintetico di ultima generazione il campo è sempre perfetto, ma a rimetterci è la poesia del calcio».
D’accordo anche l’ex milanista Maurizio Ganz: «L’ultimo sintetico è positivo, sembra erba vera, si può sempre giocare e vengono avvantaggiati i giocatori tecnici.

Certo è che si lavora molto sulla forza e ad essere sollecitati sono i quadricipiti, caviglie, polpacci e schiena ed io nel passato proprio a causa del sintetico ho subito infortuni al flessore e al quadricipite perché quando freni il piede rimane lì e subisci il contraccolpo. L’Inter potrebbe trovare qualche difficoltà, superabile comunque perché i giocatori di Mourinho sono forti fisicamente ma anche molto tecnici».

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