Ecco come portarsi in casa un «animalier»

È indubbio che nell'arredamento vi siano tendenze che periodicamente si riaffacciano alla ribalta, sia da parte di aziende pilota, sia da parte di designer giovani, per i quali certe mode non sono un ricordo ma una invenzione. Più che nelle linee queste mode si legano ai materiali, a volte ai colori, a volte alla decorazione. Ecco però che esistono mode che difficilmente conoscono tramonti e guarda caso sono quelli che in fondo si rifanno ai tempi passati, anche molto lontani. Così vive il tema «animalier» nell'arredamento, non certo inventato dagli esempi più eclatanti di Cavalli, in esempi eclatanti che appaiono a volte invenzioni non solo di fantasie. Dalla collezione «Vestigo» di Lalique, curioso il pezzo d'arredo chiamato Obelisks, dove su una base di quattro pecore un blocco porta quattro tartarughe, a loro volta supporto di un tronco di piramide in cemento leggero che termina con un uccello al vertice. Un elemento di grande effetto decorativo.
C'è poi il «classico», vale a dire la seduta «Tonzo» in fusione a cera persa di Andrea Salvetti per Dilmos. Fa parte, questo ariete le cui corna fanno da schienale alla seduta formata dal corpo dell'animale, della collezione Monozoo. Un pezzo che fu creato addirittura nel 1996. Sempre in tema di decorazione ecco il rinoceronte e l'elefante che guardano in cielo, realizzati in porcellana nera opaca: sono alti circa mezzo metro e sono presentate dalla Porcellana Villari.
E che dire della chaise longue «Serpente», con lunga seduta i cui fianchi, che portano il corpo centrale in velluto nero, sono realizzati da due strisce fatte a guisa di serpente, con tanto di coda arricciata verso la parte dei piedi e con il capo dalla parte dove si poggia la schiena. Tutto in tinta argento. La famosa azienda di mosaici Sicis ha puntato addirittura sulla collezione Bestiarium, con una tigre Agbrios in tessere di vetro iridescente. Un lavoro interamente fatto a mano.

Lanciato da poco in Italia, il marchio Moooi, tramite la B&B Italia, ha nella collezione Animals una lampada fatta da un paralume poggiato sulla testa di un cavallo, interamente raffigurato. Vi ricordate i trofei di caccia che coprono le pareti di chalet e castelli? La Systematic, per mano di Marie-Louise Scio offre una testa tutta bianca di daino: è fatta di fibra di vetro, pvc scolpito e legno.

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