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Ecco il solito ritornello della Marcegaglia "Non facciamoci commissariare dall'Ue"

La Marcegaglia parla ai giovani di Confindustria, riuniti a Capri: "Non sta a noi dire se bisogna cambiare il governo oppure no. Noi siamo un grande paese e non possiamo continuamente farci commissariare dall’Europa". Poi chiede - e ottiene - un applauso e una standing ovation per Napolitano: "E' lui il nostro punto di riferimento"

Ecco il solito ritornello della Marcegaglia 
"Non facciamoci commissariare dall'Ue"

Capri - La presidente degli industriali, Emma Marcegaglia, torna a sferzare il governo. Lo fa da Capri, dove sono riuniti i giovani di Confindustria. "Facciamo bene e subito le cose che dobbiamo fare con il decreto sviluppo piuttosto che farcele imporre dall’Europa. Il rischio è che l’Europa ci imponga delle scelte. Noi siamo un grande paese e non possiamo continuamente farci commissariare dall’Europa".

Poi la Marcegaglia va al sodo, criticando le scelte - ancora in divenire - dell'esecutivo: "Da quello che sappiamo fino ad oggi le cose di cui si parla sono deludenti. Il tempo è scaduto, adesso bisogna decidere. Chiediamo al governo di non fare piccole cose, ma di avere il coraggio di fare le grandi riforme senza rimanere bloccati a problemi elettoralistici". Secondo la leader degli industriali le misure per lo sviluppo non possono essere varate "a costo zero". Ma questo "non vuol dire - ha proseguito Marcegaglia - che dobbiamo aumentare il deficit o il debito, che vanno tenuti sotto controllo. Vuol dire che bisogna tagliare da alcune parti per investire da un’altra parte".

Le proposte Il presidente di Confindustria ha ricordato che la sua associazione ha fatto alcune proposte: per esempio intervento sulla spesa pubblica e sulle pensioni; liberalizzazioni e riduzione delle tasse per lavoratori e imprese. "Alla fine - ha concluso - il risultato sui conti pubblici deve essere zero".

Il punto di riferimento, per la Marcegaglia, è Napolitano. Parlando alla platea dei giovani imprenditori la presidente di Confindustria a un certo punto chiede un applauso per il capo dello Stato, che dalla sala parte immediatamente accompagnato da una standing ovation. "Penso ne sarà felice", commenta subito dopo Marcegaglia. E aggiunge: "In un momento così difficile è punto di riferimento per noi e per il mondo interno".

E' anche da questo applauso, chiesto e subito concesso, che si capisce che ormai il dado è tratto: la Marcegaglia parla da politico a tutto tondo, non più da semplice leader degli industriali.

 

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