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Ecco tutte le novità della manovra d’estate Nel sistema pensioni una mini-rivoluzione

RomaUna manovra vera e propria. Con misure fiscali, due importanti novità sulle pensioni e provvedimenti che toccano aspetti della vita quotidiana, come la regolarizzazione delle colf e le badanti. Se il Dpef è destinato ad andare in soffitta, il cosiddetto decreto fiscale di luglio è ormai il provvedimento cardine della politica economica del Paese.
Ieri sono stati presentati gli emendamenti del governo e dei relatori. Un pacchetto talmente consistente da fare slittare l’approdo in Aula del cosiddetto decreto anti crisi. La richiesta è arrivata dalle opposizioni che vogliono più tempo per esaminare le proposte di modifica. Era fissato per lunedì, probabilmente arriverà nell’emiciclo di Montecitorio martedì prossimo. Comunque troppo presto, secondo Italia dei valori che puntava a un altro rinvio.
Le decisioni sul decreto sono state prese in questi giorni e sono state limate fino all’ultimo, al consiglio dei ministri di ieri mattina, durante il quale è stato anche approvato l’atteso codice delle autonomie. Una rivoluzione che - ha spiegato il ministro Roberto Calderoli - farà risparmiare diversi miliardi ai contribuenti grazie alla riduzione delle province, l’eliminazione degli enti inutili e l’eliminazione di comunità montane e isolane. Atteso il cambio di regime per le pensioni pubbliche, con la parità tra uomini e donne, che si realizzerà pienamente su quota 65 anni nel 2018, ma partirà dal prossimo anno quando le donne che lavorano in enti pubblici dovranno avere almeno 61 anni per ritirarsi, rispetto agli attuali 60. Meno atteso un mini cambiamento che investirà le pensioni private: se le statistiche europee daranno conto di un aumento della vita media, anche la vita lavorativa durerà di più, anche se aumenterà solo di poche settimane ogni cinque anni. Come durante le finanziarie, non potevano mancare le polemiche sul fisco, questa volta concentrate sullo «scudo» che consentirà di riportare in Italia capitali, pagando un’ aliquota del 5 per cento. La novità rispetto alle anticipazioni è che non si potranno sanare reati. La manovra ha poi consentito al governo di precisare meglio la regolarizzazione di colf e badanti. In senso restrittivo, ponendo limiti di reddito ai datori e carcere per chi dichiara il falso.
Poi una serie di misure meno eclatanti, ma di impatto. Ad esempio sugli assegni, con una modifica dei giorni di valuta, che saranno sempre solari e non più lavorativi. Sui voli, con uno stanziamento per la sicurezza degli aerei di circa 20 milioni di euro per l’anno in corso e 21 nel triennio 2010-2012. Una stretta sui venditori ambulanti le cui licenze saranno subordinate alla regolarità nel pagamento dei contributi. Poi la tracciabilità dei rifiuti, misura contro le ecomafie. Un rinvio, invece, per il nuovo patto della sanità che comporterà una razionalizzazione dei posti letto e vincoli alla spesa regionale.

L’intesa con i governi locali è stata rinviata al 15 ottobre.

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