Ecco la tv «foglio»: schermi da 3 millimetri

Sony lancia il nuovo sistema Oled, super sottile e con una qualità migliore

da Tokyo

È l’azienda che ha lanciato sul mercato il primo televisore a colori, nel 1968. E ora si appresta a lanciare un’altra offensiva nei salotti dei teleutenti proponendo un nuovo tipo di schermo piattissimo. E pensare che correva voce che il colosso giapponese dell’elettronica fosse sul punto di abbandonare il segmento di mercato delle tv con schermo Lcd, dopo aver chiuso con il plasma, a causa della concorrenza che ha costretto tutti i produttori a ridurre i margini di guadagno al minimo.
Invece la Sony si appresta a tornare nei negozi, a partire da dicembre, con il primo apparecchio televisivo che applica un rivoluzionario e sottilissimo schermo che promette prestazioni migliori, sia in termini di velocità che di definizione, rispetto ai più moderni schermi al plasma e Lcd. Unico inconveniente della tv con schermo denominato Oled, per ora, gli alti prezzi. L’apparato con schermo da 11 pollici, denominato Xel-1, verrà infatti messo in vendita in Giappone al prezzo di 200mila yen, circa 1.200 euro. Ma c’è da dire che nel mondo della tecnologia l’esordio delle novità avviene sempre a prezzi elevati, a livelli che solo gli appassionati più incalliti sono disposti a pagare; ma in genere basta aspettare qualche mese per vedere assottigliarsi progressivamente i prezzi.
Le caratteristiche del display sono innovative. Spesso appena 3 millimetri, lo schermo utilizza una tecnologia di emissione di luce denominata Oled basata su sostanze organiche elettroluminescenti che producono una qualità d’immagine molto elevata, anche per il colore nero. Caratteristiche, sottolineano i tecnici della Sony, nettamente superiori a quelle degli schermi piatti più diffusi, sia di quelli Lcd sia di quelli al plasma dal momento che i nuovi display emettono luce autonomamente e non richiedono una sorgente di luce posteriore. Un altro asso nella manica è costituito dalla velocità di risposta, 1.000 volte superiore a quella degli schermi Lcd, con l’eliminazione dell’effetto scia presente sugli attuali televisori piatti e con consumi inferiori del 40%.
Il lancio della nuova televisione serve anche al colosso giapponese a rilanciare la propria immagine di marchio innovatore, dopo le difficoltà incontrate con il lancio della nuova Playstation e dopo gli insuccessi negli apparati tv. Sony non produce più apparecchi al plasma, un mercato dominato dalla rivale Matsushita col marchio Panasonic, e produce schermi Lcd in joint venture con la coreana Samsung.


In una rara apparizione il presidente della Sony, Ryoji Chubachi, ha affermato che il nuovo televisore è una risposta a chi criticava la società per non essere riuscita a tradurre innovazione tecnologica in prodotti attraenti per i consumatori. «La prima tv Oled - ha affermato - è il simbolo della rinascita della Sony con la sua superba tecnologia».

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