Ecco il «vecchio» Kerouac Niente di nuovo sulla strada

John Milton (1608-74) in versione hot, scatenato in un poemetto lascivo e pieno di oscenità dal titolo An Extempore Upon a Faggot (Improvvisando su una fascina di legna). È questa la scoperta bibliofila che sta mettendo a rumore il compassato mondo accademico britannico. Milton infatti, noto al grande pubblico per il suo Paradiso perduto, oltre ad essere stato lo scrittore inglese del XVII secolo più influente, dopo Shakespeare, è famoso per il suo rigido spirito religioso vicino alle idee del puritanesimo e del calvinismo.
Ora però questo testo appena ritrovato in un’antologia a stampa pubblicata nel 1708 (34 anni dopo la morte del poeta) e intitolata Oxford and Cambridge Miscellanea cambierebbe radicalmente l’immagine dell’autore, il quale nei suoi versi ha sintetizzato le rinnovate aspirazioni di purezza spirituale di un’epoca: «Dio è la tua legge, tu la mia: non conoscere di più».
Secondo Jennifer Batt, la studiosa che ha esaminato per prima l’antica antologia accorgendosi del testo di Milton, potrebbe trattarsi di un’opera giovanile e goliardica dell’autore, anche perché «Si tratta di versi grossolani e misogini, dove una giovane donna viene paragonata a un verde arbusto, che, gettato sul fuoco, produce umidità; una donna sessualmente più esperta è invece paragonata alla legna secca, che quando finisce sul fuoco sprigiona una grande “fiammata”». Ma anche tra gli studiosi oxoniensi che lavorano al progetto di ricerca - l’opera è custodita nella Harding Collection, una delle più grandi raccolte di antologie di poesia popolare di proprietà della Bodleian Library di Oxford e non ancora completamente catalogata e analizzata - ci sono dubbi sull’autenticità.
Milton infatti, fortemente legato alla dittatura di Oliver Cromwell, ha avuto molti nemici.

Secondo la responsabile del gruppo di ricercatori Abigail Williams, l’attribuzione potrebbe essere uno stratagemma dei nemici politici di Milton per mettere in imbarazzo il politico-poeta. E mentre gli studiosi inglesi si danno battaglia, una cosa però è certa: la bomba dello scandalo sessuale - escort o sonetto che sia non importa - è sempre stata un’arma di distruzione di massa dell’arsenale politico.

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