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Ecco la Vespa a tre ruote che non si ribalta

Un modello verrà presentato in autunno: veicolo sicuro per sostituire le auto in città

Valerio Boni

da Milano

Dopo l’Ape, che dal 1948 ha proposto un nuovo modo di trasportare le merci, sembra certo che sia in arrivo un nuovo veicolo a tre ruote nella gamma Piaggio. I prototipi di uno scooter non convenzionale circolano infatti sulle strade attorno allo storico stabilimento di Pontedera.
Al quartier generale non confermano l’esistenza del progetto, ma non la smentiscono, quindi le possibilità di vedere in tempi relativamente brevi il nuovo tre ruote nelle concessionarie è piuttosto concreta. C’è chi ha azzardato l’abbozzo di quale potrebbe essere l’aspetto definitivo sulla base dei prototipi in circolazione, ma al di là delle forme, quel che più conta sono i contenuti. La particolarità della nuova proposta è concentrata nella parte anteriore, dove la ruota singola dovrebbe essere sostituita da una coppia di pneumatici ai due lati della carrozzeria per garantire un contatto con l’asfalto superiore alla media. La parte posteriore, invece, mantiene le caratteristiche dello scooter classico. Grazie a questa soluzione è possibile combinare il caratteristico stile di guida dei veicoli a due ruote, con la struttura che si inclina all’interno della curva, con maggiori doti di tenuta, visto che due ruote collegate allo sterzo raddoppiano praticamente la stabilità, in particolare quando si guida su fondi resi viscidi dalla pioggia. È difficile dire se il prototipo prenderà una forma definitiva per l’appuntamento dell’Eicma, il Salone internazionale delle due ruote a motore in programma a Milano dal 15 al 20 novembre prossimi, ma i tempi tecnici di sviluppo sembrano coincidere. Il progetto potrebbe accelerare il processo di migrazione dall’auto alla moto che molti stanno seguendo in questi anni, non per passione, ma per necessità. Il maggiore equilibrio e la possibilità di portare un passeggero, esattamente come in moto, potrebbero consentire a Piaggio di riuscire dove Bmw ha fallito con il progetto C1. La casa tedesca, infatti, aveva realizzato uno scooter con il tetto, dotato di una struttura particolarmente resistente agli urti. Grazie anche alla presenza di cinture di sicurezza, era l’unica due ruote a motore guidabile senza casco, ma la cellula di sicurezza non consentiva di accogliere un passeggero.
Lo scooter a tre ruote è la più esclusiva, ma non è certo l’unica proposta per il futuro di un Gruppo che, sotto la guida di Roberto Colaninno, ha ritrovato la spinta che sembrava smarrita. Lo testimoniano i nuovi prodotti lanciati con i marchi Piaggio, Derbi, Aprilia, Moto Guzzi e il recentissimo rilancio di Gilera. Prodotti e programmi che hanno lo scopo di esorcizzare il timore dell’avanzata cinese, anche attraverso l’attacco diretto in casa del nemico, con l’avvio della produzione nello stabilimento di Foshan.

Qui entrerà presto a regime la fabbricazione annua di 300mila scooter Shuni 50 e 100, destinata a un mercato che attualmente assorbe 17 milioni di due ruote ogni 12 mesi.

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