La vittoria di Zohran Mamdani alle elezioni del sindaco di New York è la notizia di politica economica più importante della settimana. Sì perché di questo si tratta: il consenso raccolto dal candidato socialista è imputabile al suo programma economico che, in estrema sintesi, promette agli elettori quattro cose: rendere gratuito il trasporto pubblico; idem per gli asili nido; avere almeno cinque ipermercati di proprietà pubblica, che vendano prodotti a prezzo di costo; il blocco degli affitti.
Se ci pensiamo è un programma che risponde agli stessi temi di una città come Milano, per citare quella che proprio sul costo della vita dei suoi cittadini finito fuori controllo è finita nell'occhio del ciclone e pure della magistratura. Il punto è che se a New York, come a Milano, questi quattropunti non sono finora stati realizzati dalle attuali amministrazioni, non è perché so li fossero dimenticati. È che tali interventi sono di natura pubblica e costano una montagna di quattrini. Vediamo le varie questioni.
Secondo diversi analisti, nel caso della Grande Mela, rendere i trasporti gratis costerebbe un miliardo di dollari, che si andrebbero a sommare ai diversi miliardi di deficit che già caratterizzano il bilancio della MTA, in cui il sindaco è peraltro in minoranza. Per quanto riguarda gli asili nido, il costo è stimato in circa 6 miliardi. Per quanto riguarda le coperture di questo che è il provvedimento più costoso, ma anche per le altre iniziative, il neo sindaco ha indicato un obiettivo di entrate extra nell'ordine dei 10 miliardi, da ottenere aumentando dal 7 all'11,5% le tasse sulle imprese e del 2% quella sui redditi superiori al milione di dollari.
Peccato però che tali provvedimenti abbiano due controindicazioni: la prima è che non li decide il sindaco, bensì il governatore dello Stato; la seconda riguarda le conseguenze di tali aumenti delle imposte, che potrebbero spingere società e super ricchi ad andarsene altrove, con un effetto finale opposto.
C'è poi il tema del blocco degli affitti. Su questo il sindaco ha più poteri perché il board che gestisce le proprietà pubbliche è da lui nominato. Dopodiché le locazioni calmierate sono da sempre un problema che crea distorsioni sul mercato degli affitti e le conseguenze potrebbero portare a effetti imprevedibili. Sui supermercati all'ingrosso - infine - il sindaco potrebbe destinare terreni di proprietà per avviare le iniziative.
In conclusione, il mandato di Mamdani sarà presto giudicato per la percentuale di successo che avranno le sue promesse. Per ora sappiamo solo che gli elettori ci credono. Il resto è tutto da scoprire.