«3» oltre i 10 milioni di clienti Ricavi fermi: si stringe su Wind

Seicentomila nuovi utenti dalla «portabilità» Ma il fatturato stabile e i margini in calo sembrano indicare la strada della fusione

«3» Italia sfonda il tetto dei 10 milioni di clienti con una crescita, nel 2014, del 4% e una quota di mercato in aumento all'11,5%.

Il lancio degli aggressivi piani «all inclusive» ha dato buoni frutti pur provocando i borbottii dei concorrenti. Tim e Vodafone, infatti, hanno smesso la cosiddetta guerra delle tariffe con il risultato che «3» è stato, nel 2014, l'unico operatore mobile a registrare un saldo positivo in termini di attivazioni, pari a circa 350mila in un mercato che ha perso più di 4 milioni di sim. La società guidata da Vincenzo Novari ha inoltre mantenuto la leadership nella «portabilità», sottraendo circa 600mila clienti agli altri operatori. Restano comunque anche per il quarto operatore mobile le ristrettezze normative che già nel 2013 avevano penalizzato i conti. Il risultato è che i ricavi, nell'anno appena concluso, non sono cresciuti attestandosi a 1,7 miliardi di euro, in linea con il risultato del 2013.

Quanto all'ebitda, ossia al margine lordo prima di tasse e ammortamenti, si conferma positivo ma in discesa, in linea con il trend del mercato, dai 279 milioni del 2013 ai 248 milioni del 2014 in seguito all'aumento dei costi commerciali relativi ai clienti acquisiti. Per quanto riguarda il debito, come noto «3» è esposta esclusivamente con il suo azionista, tramite un prestito pluriennale.

Soddisfatto Novari: «Cresciamo in un contesto estremamente competitivo e per il secondo anno consecutivo siamo top-performer per crescita del mercato mobile e questo grazie alla strategia del value-for-money, cioè la massima valorizzazione della spesa della clientela, alla leadership nel mondo dell'Internet mobile e ad una strategia commerciale aggressiva che ha premiato l'azienda e dato beneficio ai consumatori».

La società ha comunque puntualizzato che i clienti con contratto, cioè ad alto valore, sono cresciuti di 2 punti percentuali e costituiscono il 50% del totale, contribuendo per il 74% alla formazione dei ricavi da servizi. Inoltre nell'ultimo trimestre dell'anno, «3» è stato l'operatore leader nelle acquisizioni con iPhone grazie alle offerte «all-inclusive». Nel corso dell'anno, l'azienda ha continuato anche ad investire in innovazione e a dare il proprio contributo alla riduzione del digital divide, portando la propria rete Internet veloce al 97% della popolazione. In particolare, la copertura 4G Lte è stata quasi raddoppiata, raggiungendo il 42% degli italiani. Ora gli occhi sono puntati sul possibile consolidamento del mercato.

Da tempo si parla della possibilità di integrazione tra «3» e Wind, un'operazione che starebbe accelerando proprio in queste settimane e che avrebbe grande senso industriale. Ma non è di facile realizzazione.

In compenso la capogruppo Hutchison, per la sua controllata britannica «3», ha iniziato a gennaio una trattativa per acquisire da Telefonica l'operatore mobile O2 per 13 miliardi di euro. In questo modo, in Gran Bretagna «3» diventerebbe il maggior operatore mobile del Paese. Il gruppo in Europa può già contare su 30 milioni di clienti e ricavi in crescita del 6%.

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