Interessano oltre 15 milioni di famiglie (su un totale di 26), muovono 5,1 miliardi di euro, con una spesa media a famiglia di 324 euro, 140 euro pro capite: sono questi, secondo le stime dell'Ufficio Studi Confcommercio, i numeri dei saldi invernali che partono oggi in Basilicata, Sicilia e Valle d'Aosta, e da sabato 4 gennaio in tutte le altre regioni.
Secondo Confesercenti (indagine previsionale condotta da SWG su un campione di 1.200 consumatori) sono oltre 4 italiani su dieci (il 41%) che hanno già programmato di approfittare dei saldi per acquistare uno o più prodotti, per un budget medio previsto un po' più alto di quello di Confcommercio: 168 euro a persona. La percentuale però è in calo rispetto al 2018 quando ad essere interessati ad acquistare era il 48% del campione. Dall'indagine si evince inoltre che l'acquisto più desiderato riguarda le scarpe: il 47% di chi va a fare shopping punterà infatti ai negozi di calzature.
Dall'indagine emerge che l'interesse da parte delle famiglie rimane elevata: i saldi invernali si confermano l'evento commerciale più atteso dell'anno, con una percentuale di consumatori decisi ad acquistare superiore di 8 punti a quella dell'ultimo Black Friday. I saldi sono attesi soprattutto nelle regioni del Sud, dove il 46% degli intervistati annuncia di avere intenzione di avvalersi degli sconti di fine stagione per rinnovare il guardaroba. La percentuale si riduce al 41% nelle regioni del Centro e al 38% in quelle del Nord. Complessivamente, si registra una lieve riduzione dell'appeal rispetto ai saldi invernali del 2019, che hanno visto la partecipazione del 48% degli italiani. Aumenta invece dal 37 al 41% la quota di consumatori che deciderà se acquistare sul momento, in base alle offerte.
Sempre secondo Swg-Confersercenti, il 43% acquisterà per meno di 100 euro, mentre il 47% spenderà tra il 100 ed i 300. Solo il 6% ha previsto una spesa tra i 300 ed i 500 euro, mentre il 4% più di 500 euro. Nonostante la crescente concorrenza del web, i saldi rimangono un evento legato soprattutto ai negozi fisici, scelti dai consumatori 8 volte su 10: il 33% degli acquisti dei saldi avverrà infatti in una grande catena o presso negozi brandizzati, seguiti da vicino dai negozi indipendenti, cui si rivolgeranno il 28% dei clienti. Il 22% sceglierà infine un outlet, mentre solo il 17%, invece, cercherà l'affare scontato sul web.
Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Confcommercio ricorda alcuni principi di base. I cambi: dipendono dalla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. Prova dei capi: non c'è obbligo. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate.
Tipi di prodotto: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso. Infine, il prezzo: è obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.