Cinzia MeoniUnipol, con il bilancio 2015, chiude il complesso processo di integrazione con Fondiaria-Sai avviato nel 2012 e si prepara a voltare pagina. Lo ha dichiarato Carlo Cimbri, ad del gruppo, in apertura della conference call, per poi sottolineare come, nell'ultimo triennio, le laute cedole distribuite dal gruppo abbiano di fatto restituito agli azionisti «quanto anticipato sotto forma di aumento di capitale» per finanziare l'acquisizione del gruppo allora in mano alla famiglia Ligresti. «UnipolSai (controllata da Unipol attraverso i risultati della gestione, di fatto ha finanziato l'acquisizione e l'integrazione» ha evidenziato il manager. E in effetti, la compagnia assicurativa del gruppo Unipol tra il 2013 e il 2015, ha distribuito cedole per quasi 1,5 miliardi, un valore «molto vicino agli 1,7 miliardi che UnipolSai ha ricevuto come aumento di capitale per realizzare il progetto di integrazione» ha spiegato Cimbri.Con la pubblicazione dei dati preliminari sul 2015, il colosso assicurativo bolognese ha quindi colto l'occasione per tirare le somme sull'intera operazione passata attraverso una imponente razionalizzazione strutturale (dal 2012 ad oggi le società del gruppo sono state dimezzate a 60 di cui solo due quotate) e semplificazione societaria (i titoli negoziati a Piazza Affari sono scesi da otto a due), per ottenere, a fine piano, sinergie per 390 milioni, quaranta milioni in più del previsto. Nel complesso poi, nei tre anni di piano, UnipolSai ha generato circa 2,2 miliardi di utili (rispetto agli 1,7 miliardi attesi), mentre Unipol ne ha realizzato poco più di 1,2 (un dato inferiore agli 1,8 attesi su cui tuttavia, secondo quanto spiegato ieri da Cimbri, «hanno inciso 750 milioni come effetti negativi da consolidamento della banca»). Sostanzialmente centrati anche gli obiettivi di raccolta che, nel triennio del piano, si è attestata a 45,4 miliardi per UnipolSai e a 51,2 miliardi per Unipol. Più in dettaglio, per quanto riguarda il 2015, UnipolSai ha registrato un utile netto di 738 milioni (-5,8%), un margine solvibilità Solvency I pari a 177 (dal 165% del 2014) e un combined ratio al 93,9%. La proposta di dividendo è di 0,15 euro per azione (con un rendimento, ai livelli attuali di quotazione, superiore all'8%). Dati migliori delle attese secondo le prime opinioni espresse da Mediobanca (che sul titolo ha una raccomandazione di acquisto a 2,3 euro) e da Banca Imi (che sul titolo è hold a 2,1 euro). Anche Piazza Affari brinda alle notizie provenienti da Bologna: Unipol ha chiuso la seduta a 3 euro (in rialzo del 3%), mentre UnipolSai è balzata in alto dell'11% a 1,7 euro.
Insomma partita chiusa e palla al centro in vista del nuovo piano industriale che Cimbri preannuncia a breve, «al più tardi all'inizio di maggio con i primi dati trimestrali», una volta insediato il nuovo cda nominato dall'assemblea di fine aprile. In quell'occasione Matteo Laterza, oggi direttore generale della compagnia assicurativa, assumerà la carica di ad di UnipolSai.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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