Alibaba, che stasera sbarca Wall Street (dove sarà quotata al Nyse con il simbolo BABA), fissa a 68 dollari il prezzo delle sue azioni. "L'eBay cinese" vale 167,6 miliardi di dollari (ovvero più di eBay, Twitter e LinkedIn messi insieme).
Per l'Ipo la società guidata da Jack Ma ha raccolto 21,77 miliardi di dollari, l'offerta pubblica iniziale più alta della storia Usa. Il calcolo non considera il possibile esercizio delle opzioni da parte delle banche che se esercitate porterebbero a 25 miliardi l’Ipo, trasformandola nella più grande della storia battendo il primato dell'Agricultural Bank of China (22,1 miliardi di dollari).
Il gigante cinese nel 2013 ha realizzato vendite per 248 miliardi di dollari, più di Amazon e eBay insieme. Si descrive come un gruppo che "combatte per i più piccoli", in riferimento alle piccole e medie imprese che punta ad aiutare. E la sua quotazione a Wall Street si presente come una sfida anche per il sistema normativo americano.
Alibaba, infatti, ha una struttura societaria complessa, basata sulla partnership, e in base alla normativa cinese gli investitori stranieri non possono controllare direttamente asset strategici del Paese. Da qui il ricorso a una struttura conosciuta come "entità a interesse variabile". Chi acquisterà azioni Alibaba quindi non 538em;">acquisterà di fatto una piccola quota della società, ma le azioni di un’entità registrata alle Cayman che per contratto riceve profitti da Alibaba e dai suoi asset ma che non li controlla.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.