Il cda di Alitalia ha approvato ieri, in tarda serata, il nuovo piano industriale. È stato anche deciso il rinvio al 27 novembre dei termini per l'aumento di capitale. Il calendario della ricapitalizzazione di Alitalia slitterà dunque di quasi due settimane andando a sfiorare la data del 31 dicembre, giorno ultimo fissato dai soci per i versamenti.
Più tempo per aderire all'aumento, che finora doveva chiudersi alla mezzanotte di oggi, servirà a dare più respiro al primo azionista Air France per prendere una decisione non facile, e di prenderla sulla base di un piano industriale sul quale Air France-Klm ha votato contro. I francesi avrebbero apprezzato le decisioni prese, ma sarebbero mancate adeguate misure di riduzione del debito. Secondo le prime informazioni l'ad Gabriele Del Torchio ha parlato di severo taglio dei costi con «la riduzione del numero di aerei a medio raggio, con il mantenimento del numero di ore volate rispetto al 2013 grazie a un miglior utilizzo della flotta». Saranno aumentati i voli internazionali e intercontinentali.
Una dozzina di giorni in più permetterà agli azionisti di riflettere sulla bontà delle linee industriali rimodellate da Del Torchio. Air France potrà prendere in considerazione l'aumento se Alitalia sarà oggetto di una cura compatibile con un'integrazione nel gruppo franco-olandese; Parigi, allo stato, resta l'unico acquirente possibile, ma intende acquistare una compagnia ripulita, leggera, integrabile. E più Del Torchio disegnerà una compagnia ridimensionata, più aumenteranno le probabilità che Air France sottoscriva. Altrimenti - come ha detto l'altro ieri una fonte della compagnia al quotidiano francese Les Echos - un «nuovo interesse» per Alitalia potrà riemergere «tra qualche mese, nel caso in cui le misure di risparmio non si rivelassero sufficienti». Come dire: bruciati anche i mezzi di questo aumento di capitale, rileveremo Alitalia gratis.
Una volta chiusi i termini dell'aumento di capitale, il 27 novembre, verranno definiti i tempi delle successive tre fasi della ricapitalizzazione: la prima riguarderà il diritto dei soci di sottoscrivere l'inoptato (senza vincoli pro quota); la seconda, il diritto di acquistare l'inoptato anche da parte di terzi; la terza, l'ingresso dei soggetti che si sono impegnati a garantire il buon esito dell'operazione: in primo luogo le Poste, che investiranno fino a 75 milioni, e successivamente le banche Intesa Sanpaolo e Unicredit, pronte a versare 50 milioni a testa. Le Poste vareranno l'operazione in un'assemblea convocata per il 20 novembre.
C'è un altro fronte però da non sottovalutare: è quello sindacale. Dopo l'incontro di martedì tra i leader delle confederazioni e il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, in cui non si era parlato di esuberi, ieri Susanna Camusso (Cgil) ha detto che se ci saranno tagli la risposta «sarà molto dura». Il 2 aprile del 2008 la decisione di Jean Cyril Spinetta di alzarsi dal tavolo del confronto e di interrompere i colloqui per l'acquisto dell'Alitalia fu provocata da richieste sindacali per Air France insostenibili. Fu la chiusura di quella fase di trattativa.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.