Alitalia, la burocrazia fa arenare la maxi-Cig

Mancano i decreti del ministero, a vuoto un incontro con i sindacati. In gioco 5.800 addetti

Alitalia, la burocrazia fa arenare la maxi-Cig

Da qualunque angolazione la si guardi, questa emergenza virale sta mettendo a nudo uno dei veri nemici della società italiana: la burocrazia. Si parli di ospedali o di mascherine, di Inps o di decreti, di passeggiate coi bimbi o di autocertificazioni, lì si sbatte. Ne sanno qualcosa anche lavoratori e sindacati di Alitalia, che non possono incassare la cassa integrazione straordinaria già deliberata per colpa di lungaggini all'interno del ministero del Lavoro.

L'incontro (virtuale) di ieri è stato molto acceso, senza esito, e i sindacati accusano esplicitamente i funzionari: «Il ministero deve assumersi le proprie responsabilità, mettendo mano immediatamente ai blocchi di carattere burocratico, per superare gli ostacoli che, ancora oggi, hanno reso impossibile a 5mila lavoratori di percepire le integrazioni salariali già a partire dal mese di ottobre 2019. L'inerzia del sistema in questo momento non è più accettabile e i lavoratori hanno bisogno di risposte subito».

Che cos'è accaduto? Nel settembre 2019 è stata deliberata cigs per 1.070 lavoratori (full time equivalent, che corrispondono alle 5mila teste anzidette), ma l'assegno che incassano non è completo (manca la quota relativa al fondo del trasporto aereo) perché tuttora non è stato scritto il decreto ministeriale che deve perfezionare la pratica. E perché dopo sei mesi non c'è ancora il decreto? «Per intoppi spiega accalorandosi Ivan Viglietti, segretario nazionale Uil Trasporti - interni al ministero del Lavoro tra gli uffici delle relazioni industriali e quelli dell'ispettorato del lavoro che, su segnalazioni spesso azzardate, stanno verificando se l'azienda ha applicato gli ammortizzatori sociali in maniera corretta».

Le strutture si sono prese altro tempo per chiarire. Così, intanto, l'incontro di ieri non ha dato esiti positivi. Il sindacato si è reso disponibile a collaborare a queste verifiche per l'inizio della prossima settimana, mentre per venerdì 10 è stato convocato un altro tavolo, che tutti auspicano più costruttivo. L'accordo con l'azienda è già stato firmato, la proroga di cassa straordinaria per altri sei mesi è stata avviata, ma l'erogazione non è perfezionata, e il fondo sta pagando la sua parte ai lavoratori di terra ma non a quelli di volo. Dal 24 marzo il numero di cigs full time equivalent è pari a 6.828 lavoratori, questa volta spalmati su tutti gli 11.500 dipendenti di Alitalia, a turno.

Il comunicato sindacale sottolinea la «forte volontà di attivare tutte le tutele per garantire occupazione e salari» e conferma la disponibilità «a giungere a un accordo al più presto, perché i lavoratori non possono essere privati dell'integrazione del reddito».

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