
Firmato nella notte l'accordo sindacale sull'utilizzo degli ammortizzatori sociali per assorbire 1.900 esuberi, Alitalia guarda avanti, alle prossime settimane, che saranno decisive per il suo futuro. L'ad Gabriele Del Torchio, ieri a Milano alla Borsa internazionale del turismo, si è detto «soddisfatto» dell'intesa raggiunta, che vale 120 milioni di riduzione sul costo del lavoro, precisando tuttavia che si tratta solo di una prima fase: la prossima settimana parte la vertenza sul taglio degli stipendi, «ma in una logica di progressività, senza coinvolgere chi guadagna poco».
Prosegue, intanto, la due diligence di Etihad sui conti di Alitalia. Durerà almeno altre due settimane, e successivamente le due compagnie passeranno all'elaborazione di un piano quinquennale. Esso si baserà sugli hub di Abu Dhabi e di Roma, in una logica di coinvolgimento di Air Berlin e di Darwin - le due compagnie europee, oltre a Air Serbia, nelle quali è presente Etihad. Sarà mantenuto l'attuale network di breve e medio raggio, con un progressivo incremento dei voli intercontinentali, al servizio dei quali è previsto anche l'acquisto di aeromobili. Ruolo importante avranno gli aeroporti milanesi di Linate e Malpensa; quest'ultima, ha detto Del Torchio, «sarà potenziata».
Il piano, stando a indiscrezioni, potrà essere varato entro la fine di aprile, in concomitanza con l'ingresso di Etihad, alla quale sarà riservato un aumento di capitale. Non si sa né che quota andrà agli arabi nè quale sarà il loro investimento, ma potrebbe trattarsi di un 35-40% per un valore di circa 350 milioni. Poi si aprirà la fase delle autorizzazioni italiane ed europee, e il nuovo assetto proprietario sarà ufficiale non prima dell'estate.
Air France, che segue la trattativa anche se non vi è direttamente coinvolta, non è ostile all'ingresso di Etihad, alla quale è legata da importanti accordi di code sharing. Sicuramente manterrà la sua quota, oggi del 7%, evitando effetti diluitivi. Ricordiamo che Parigi ha in corso accordi commerciali con Roma con scadenza 2017. Anche Delta, partner di Alitalia, Air France e Klm nella joint venture transatlantica, dopo qualche resistenza iniziale sembra vedere ormai di buon occhio l'ingresso di Etihad in Alitalia.
Del Torchio ha raccontato ieri di essere stato presente, nei giorni scorsi, alla conferenza annuale di Etihad ad Abu Dhabi, alla quale erano invitate tutte le compagnie partner, e di aver incontrato l'ad James Hogan.
I conti 2013 di Alitalia saranno presentati alla fine di marzo; nessuna indiscrezione, ma il 2013 è stato un anno di transizione e di sofferenze ancora profonde. Il 2014 è atteso come l'anno della svolta, con l'auspicio di un Ebit in pareggio, per imboccare di slancio il 2015, da chiudere in utile. I 165 milioni versati da Intesa, Unicredit, Mps e Popolare di Sondrio hanno messo in sicurezza la cassa, almeno per il tempo necessario a completare l'operazione Etihad.
Intanto il marketing di Alitalia sta lavorando alacremente: ieri è stata presentata la livrea di due aerei (di breve e lungo raggio) che porterà per un anno l'immagine dei Bronzi di Riace nel mondo, un investimento di 2,2 milioni promosso dalla Regione Calabria; un altro aereo è stato «acquistato» dal Friuli-Venezia Giulia. Tutte entrate aggiuntive per la compagnia, che sta esplorando ogni possibilità pubblicitaria, forte di una platea di 24 milioni di passeggeri all'anno.
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