Economia

Alitalia, FS sceglie Atlantia come proprio parnter insieme a Delta

Il vertice è durato quattro ore e, alla fine, la scelta è stata fatta. Le ragioni delle varie esclusioni per motivi politici e finanziari. Di Maio commenta su Facebook: "Nessun pregiudizio, ma niente e nessuno cancellerà i morti del Ponte Morandi"

Alitalia, FS sceglie Atlantia come proprio parnter insieme a Delta

Il vertice è durato quattro ore e la decisione del Consiglio di amministrazione di Ferrovie dello Stato è arrivata: Atlantia si avvia a diventare il quarto componente della cordata destinata a salvare Alitalia per la terza volta in dieci anni. Il gruppo avrebbe scelto Atlantia come partner per comporre il consorzio per la newco per la nuova Alitalia. E la conferma è arrivata subito dopo: "FS Italiane inizierà a lavorare quanto prima con i partners individuati per condividere un Piano industriale e gli altri elementi dell'eventuale offerta". Il prossimo passaggio formarle sarà la presentazione dell'offerta vincolante entro la fine di settembre. Il blocco dei "salvatori" sarà composto, quindi, oltre che dal gruppo ferroviario anche dal ministero dell'Economia, da Delta Airlines e, appunto, dalla holding della famiglia Benetton.

Le proposte e le esclusioni

Dopo la decisione del Cda di FS, il "dossier Atlantia" dovrà essere giudicato dal ministero dello Sviluppo economico, guidato dal vice presidente del Consiglio e capo politico del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, e da Stefano Paleari, Daniele Discepolo ed Enrico Laghi, i tre commissari straordinari della compagnia. Nella giornata di ieri, erano stati inviati a Mediobanca, l'advisor di Ferrovie, quattro plichi da parte di Atlantia, il gruppo Toto, l'imprenditore Claudio Lotito e German Efromovich, azionista di maggioranza di Avianca, la compagnia aerea sudamericana. Nella notte, gli esperti di Mediobanca avevano valutato le proposte e avevano dato il proprio responso ai vertici di FS. Atlantia gestisce, attraverso AdR, lo scalo di Roma di Roma Fiumicino (l'hub di Alitalia) e Ciampino. Le ragioni delle esclusioni sarebbero di natura politica e finanziaria: Lotito non avrebbe dato adeguate garanzie di solidità patrimoniale, Toto e Atlantia, sarebbero state incompatibili e su Efromovich c'era il veto di Delta, che intende essere il solo gestore industriale della cordata. Il proprietario di Avianca (che tuttavia in questa partita interveniva solo a titolo personale) era pronto a investire 400 milioni. Ma Mediobanca, advisor di Fs ha mostrato scarsa fiducia nella solidità finanziaria della proposta. Il Consiglio d'amministrazione di Fs si sarebbe protratto così a lungo perchè era nota la preferenza dei Cinquestelle per il gruppo Toto come contraltare ad Atlantia.

Il "Piano industriale definitivo"

Una volta costituito il consorzio si partirà già da una bozza di rilancio, il "Piano industriale definitivo" redatto da Ferrovie dello Stato e Delta, con il contributo di Oliver Wyman, McKinsey, Ernst & Young. Una bozza di rilancio che, secondo il Corriere della Sera, Atlantia aveva già ricevuto a maggio e che, a sua volta, aveva girato ad AdR per una valutazione tecnica. In parte, questo spiega perché l'amministratore delegato di Atlantia, Giovanni Castellucci, dopo aver ricevuto il mandato dal Cda per studiare il dossier Alitalia avrebbe chiesto più tempo a FS. Se Atlantia dovesse accettare l'impostazione di base del piano, infatti, vorrebbe che la nuova Alitalia aprisse ulteriori rotte di lungo raggio, che consentirebbero di dare impulso ulteriore ai ricavi non soltanto della compagnia, ma anche dello scalo che fa da hub.

Il commento di Di Maio

Il commento del vice presidente del Consiglio Di Maio è arrivato attraveso il suo profilo Facebook: "Il consiglio di amministrazione di Ferrovie dello Stato, che è autonomo, ha scelto Atlantia come quarto partner del consorzio della nuova Alitalia. Erano arrivate altre offerte, ma hanno scelto Atlantia. Nessun pregiudizio, già lo avevo detto, anche perché lo Stato continuerà ad avere la maggioranza assoluta dell'azienda e quindi anche il controllo della newco. Era questo l'obiettivo che si era fissato il governo. Sia chiara una cosa però: niente e nessuno cancellerà i 43 morti del Ponte Morandi. Niente e nessuno cancellerà il dolore delle loro famiglie. Sulla revoca della concessione ad Autostrade non indietreggiamo di un solo centimetro!

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