Alitalia, Parigi boccia la cura Del Torchio

Alitalia, Parigi boccia la cura Del Torchio

I sindacati incontrano il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, e tutti negano notizie di esuberi all'Alitalia. Ma intanto i numeri in circolazione fino alla vigilia del piano industriale, che sarà varato oggi dal cda, sono sempre gli stessi: almeno 2.000 esuberi, che nel dettaglio significa 250 piloti, 400 assistenti di volo, 5-600 dipendenti di terra più oltre un migliaio di precari ai quali non sarà rinnovato il contratto. All'incontro di ieri con il ministro i massimi vertici sindacali sono stati richiamati alla responsabilità: attenti alle reazioni - è il messaggio - perché le alternative rischiano di essere il concordato in continuità o la legge Marzano. Il clima dell'incontro è stato collaborativo.
Il ministro, in attesa di conoscerne il piano industriale, che doveva essergli illustrato in serata, ha detto: se Air France non sottoscrive l'aumento, «non muore nessuno»; «al governo stanno a cuore la continuità aziendale, gli investimenti e la difesa dell'occupazione». Le dichiarazioni dei leader sindacali sono apparse un po' scontate. Raffaele Bonanni (Cisl): «Non accetteremo un piano con esuberi». Susanna Camusso (Cgil): «Non ci risultano esuberi». Luigi Angeletti (Uil): «L'Alitalia deve ancora presentare il piano. Ma il problema riguarda tutto il trasporto aereo». Da Parigi, intanto, Les Echos fa sapere che secondo Air France il piano di Alitalia è migliorato, ma non è sufficiente ad assicurarne la sopravvivenza. Per questo Parigi sarebbe intenzionata a non votare il piano e a non partecipare all'aumento. «Il piano di Alitalia - hanno spiegato fonti del gruppo al quotidiano - è stato migliorato, ma non a sufficienza. Le previsioni finanziarie e di traffico ci sembrano irrealistiche. Il ritorno all'equilibrio alla data prevista ci sembra irraggiungibile». Il piano preparato dall'ad di Alitalia, Gabriele Del Torchio, scrive Les Echos, «si annuncia più radicale del previsto. Oltre alla riduzione degli stipendi del 20% dei piloti e degli assistenti di volo, dovrebbe prevedere 2.000 tagli ai posti di lavoro su un totale di 14.000 dipendenti». Il gruppo franco-olandese, poi, «rimprovera ad Alitalia di non averlo coinvolto nell'elaborazione del piano».


Air France-Klm, comunque, resterà «partner commerciale di Alitalia»; fonti del gruppo francese non escludono tra qualche mese un eventuale nuovo interesse per il dossier nel caso in cui le misure di risparmio previste dal piano non si rivelassero sufficienti. É questa, forse, la vera chiave con cui interpretare un'eventuale astensione dalla partecipazione all'aumento di capitale.

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