Telecom in ribasso in Piazza Affari. Il titolo della società di tlc ieri è sceso del 2,2% che si va a sommare al 2,5% del giorno prima. A pesare sui corsi la smentita circa la possibile vendita della controllata brasiliana e anche il giudizio degli analisti di Credit Suisse che hanno aggiornato le stime alla luce dei conti del terzo trimestre e della vendita dell'Argentina. Le previsioni sul margine lordo sono state ridotte del 2,1% per il 2013, dell'11% per il 2014 e dell'11,9% per il 2015, sottolineando che la telefonia fissa rimane «sotto pressione». Quanto al Brasile, Credit Suisse, continua a ritenere che la vendita sia «una possibilità, ma con tempi lunghi ed esiti incerti».
La società, comunque, resta sotto i riflettori in vista dell'assemblea del 20 dicembre, che dovrà decidere sulla decadenza del cda. Domani, però, c'è un'altra scadenza importante: il board dovrà fornire alla Consob altre delucidazioni sull'emissione del discusso prestito convertendo, dopo quanto già precisato circa le modalità di assegnazione del bond e la vendita dell'Argentina. Mancano, infatti, alcuni particolari perché, oltre a Blackrock e a Telefonica, c'è un terzo acquirente del convertendo di cui non è stato rivelato il nome. Ora sarà l'Authority a dover trarre le conclusioni e comminare eventuali sanzioni. In attesa degli sviluppi, scattano comunque alcune, seppure piccole, sinergie con Telefonica. L'operatore spagnolo è stato il primo a lanciare smartphone con un sistema operativo alternativo a quello di Google (Android), Apple (iOS) e Microsoft (Windows Phone).
Telefonica ha proposto questi particolari smartphone anche in Brasile, Messico, Perù e Uruguay. Ora anche Telecom porta uno smartphone Firefox in Italia: l'Alcatel One Touch, in vendita a 79 euro.
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