Anche Generali tra i gruppi «too big to fail»

C'è anche Generali nella lista dei gruppi assicurativi di importanza sistemica (Sifi) - le cosiddette «too big to fail» («troppo grandi per fallire») - resa nota dal Financial Stability Board, l'organismo chiamato a monitorare la stabilità del sistema finanziario internazionale.
Generali, si legge in una nota del gruppo, prende atto di essere stata scelta «in ragione della dimensione delle sue attività non assicurative. Gli eventuali impatti di tale decisione su Generali non sono ancora stati definiti ed entreranno in vigore nel 2019». Generali ricorda, inoltre, che gli assicuratori tradizionali, quale il Leone di Trieste, «rappresentano un fattore di stabilità per l'intero sistema economico e agiscono come choc-absorber, grazie all'approccio di lungo termine con cui operano».
In ogni caso «la strategia annunciata da Generali è di focalizzarsi sul suo core business assicurativo e dismettere attività non-core». La lista stilata dal Fsb include 9 colossi internazionali: oltre alle Generali, sono Allianz, American International Group, Aviva, Axa, MetLife, Ping An Insurance, Prudential Financial e Prudential. Si tratta, spiega il Fsb, di una lista iniziale, che verrà aggiornata con cadenza annuale a partire dal novembre del 2014.

Alle «too big to fail» sono prescritti requisiti più stringenti, specialmente dal punto di vista patrimoniale, per ridurre la possibilità di crisi che avrebbero impatti sistemici in virtù delle dimensione globali di queste imprese.

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