Arriva Samsung Pay, il servizio che permette di pagare con lo smartphone, tramite ovviamente la propria carta di credito che è stata memorizzata nello stesso. L'app dei coreani, a differenza di quella di Apple che supporta solo la tecnologia Nfc, è compatibile anche con quella Mst, ossia quella dei Pos più vecchi che sono però anche i più numerosi e quindi funziona con quasi tutti i terminali di pagamento. La sicurezza è garantita dalla necessità di autenticare ogni transazione con un pin numerico o con la propria impronta digitale o con la scansione dell'iride. Il sistema è disponibile solo per i modelli Samsung Galaxy più recenti dall'S9+, al Gear. Tra i partner ci sono tutti i maggiori istituti bancari e anche colossi della grande distribuzione che permetteranno di caricare sul sistema anche le proprie carte fedeltà.
Nel 2017 in Italia, secondo i dati dell'Osservatorio Mobile Payment & Commerce della School of Management del Politecnico di Milano, i pagamenti digitali con carta sono aumentati di oltre il 10%, raggiungendo i 220 miliardi di euro.
E i Mobile Proximity Payment, ossia i pagamenti effettuati presso i punti vendita attraverso gli smartphone, nel 2017 hanno registrato 70 milioni di transato, in netta crescita rispetto ai 10 milioni scarsi del 2016. Si stima che nel 2020 il transato potrebbe valere dai 3,2 ai 6,5 miliardi di euro.
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