In Italia le polizze Rc Auto sono più care che negli altri paesi europei, ci sono più sinistri ma minori frodi scoperte. Secondo l’indagine conoscitiva dell’Antitrust, il premio medio è più del doppio di quelli di Francia e Portogallo superando quello tedesco dell’80% circa e quello olandese di quasi il 70%. La crescita dei prezzi per l’assicurazione sul periodo tra il 2006 e il 2010 è stata quasi il doppio di quella dell'Eurozona e quasi il triplo di quella registrata in Francia.
L'indagine dell’Antitrust, decisa il 6 febbraio scorso, è finalizzata a rendere meno onerose le polizze obbligatorie che gravano sugli automobilisti. Da qui una serie di proposte a tutela del consumatore. Tra queste, sicuramente la modifica del sistema di risarcimento diretto introducendo meccanismi che incentivino il controllo dei costi da parte delle compagnie assicurative, per recuperare efficienza e trasferirne i benefici ai consumatori in termini di premi più bassi. Secondo l'Authority, bisognerebbe inoltre prevedere nuovi modelli contrattuali che consentano, a fronte di sconti consistenti da garantire all’assicurato, la riduzione dei costi tramite lo sviluppo del risarcimento in forma specifica o dietro fattura. Nell'indagine emerge, infatti, la frequenza e il costo medio dei sinistri più elevati tra i principali paesi europei: in particolare, la frequenza sinistri è quasi il doppio di quella in Francia e in Olanda e supera di circa il 30% quella in Germania; il costo medio dei sinistri in Italia supera quello della Francia di circa il 13%, quello della Germania di oltre il 20% ed è più del doppio di quello del Portogallo. Tuttavia il numero delle frodi accertate ai danni delle compagnie in Italia appare quattro volte inferiore a quello accertato dalle compagnie nel Regno Unito e la metà di quello accertato in Francia. L’indagine conferma, analizzando le polizze reali, aumenti molto forti successivi all’introduzione del risarcimento diretto.
L'indagine dell'Antitrust è stata condotta su sette ipotetici profili di assicurati diversi, ciascuno dei quali con caratteristiche di rischio diverse. Ad ogni compagnia è stato quindi chiesto di fornire informazioni sui premi effettivamente corrisposti da ciascun profilo di assicurato in ciascuna delle trenta province analizzate. I premi per l’Rc Auto sono cresciuti tra il 2007 e il 2010 a tassi piuttosto significativi per quasi tutti i profili di assicurato e in larga parte degli ambiti provinciali considerati nell’indagine, sia per i maschi che per le femmine. I pensionati con vetture di piccola cilindrata, i giovani con ciclomotori e i quarantenni con i motocicli sono le categorie di assicurati per le quali i premi sono aumentati in gran parte delle province incluse nel campione analizzato. Ad esempio, gli aumenti annui medi delle polizze Rc Auto a livello provinciale sul periodo 2007-2010 hanno raggiunto il 20% all’anno nel caso di un neo-patentato con un’autovettura di piccola cilindrata, il 16% all’anno per un quarantenne con un’autovettura di media cilindrata, il 9-12% all’anno per un pensionato (donna o uomo) con un’autovettura di piccola cilindrata, il 12-14% all’anno per un diciottenne (donna o uomo) con un ciclomotore e superato il 30% annuo per un quarantenne (donna o uomo) che assicura un motociclo.
Le province nelle quali sono stati riscontrati gli aumenti più significativi sono localizzate nella gran parte dei casi nel Centro Sud Italia; tali province si caratterizzano, infatti, per una crescita dei premi superiore a quella riscontrata nel Nord Italia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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