Apple, altro che 600 posti di lavoro. Si tratta di 600 "studenti"

Per qualche strano motivo si è creato un malinteso che ha trasformato in posti di lavoro i seicento posti riservati agli studenti per il nuovo centro di sperimentazione Apple di Napoli

Apple, altro che 600 posti di lavoro. Si tratta di 600 "studenti"

Qualche giorno fa è uscita la notizia che Apple ha deciso di investire in Italia: a Napoli verrà aperto il primo Centro di sviluppo app d’Europa. A dare l'annuncio è stato il premier Renzi, con la sua solita enfasi: "Apple ha comunicato da Cupertino che aprirà a Napoli una bella realtà di innovazione con circa 600 persone, una sperimentazione veramente intrigante. È ufficiale e domani Tim Cook sarà qua". Poco dopo in un comunicato la società di Cupertino ha confermato, sorvolando però sui numeri. E subito si è innescato l'equivoco, trasformando le "persone" in posti di lavoro.

Purtroppo, però, quei posti di lavoro nei pensieri di Apple non ci sono mai stati né ci saranno. Seicento (il numero è giusto) saranno gli studenti che verranno selezionati per seguire i corsi di sviluppo sul sistema iOs, quello utilizzato da iPhone iPad e tutti i prodotti Apple. Una bella opportunità, sicuramente, per gli studenti che verranno coinvolti nel progetto. Ma da lì a parlare di posti di lavoro ce ne corre.

Cari politici (ma anche cari giornalisti), non sarebbe il caso, quando si parla, si twitta e

si fanno annunci, di stare attenti a non creare facili illusioni nei giovani, destinate a scemare nel giro di poche ore? Eppure sarebbe bastato leggere (bene) il comunicato di Apple per capire come stavano davvero le cose.

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