Rivoluzione nei media francesi e strada spianata per Vivendi in Lagardère. Dopo la svolta storica del giugno scorso con la conversione del gruppo da società in accomandita a società per azioni, ieri il miliardario Bernard Arnault ha tagliato i legami con Arnaud Lagardère lasciando l'omonimo gruppo dei media di cui è a capo esposto a scalate.
L'uomo più ricco di Francia, presidente e ad del gruppo del lusso Lvmh, era giunto in soccorso di Lagardère lo scorso anno, con un investimento per aiutarlo a fronteggiare l'azionista attivista Amber che spingeva, tramite diverse cause in tribunale, per un cambio di governance. Ma alla società, che controllata testate molto influenti in Francia, era interessato anche un altro tycoom transalpino, Vincent Bolloré, che ne è diventato primo azionista con il 27%. L'intento di Arnault e Bollorè era in realtà quello di spartirsi il gruppo Lagardere. Una situazione, dunque, parecchio complicata e che ricorda molto la battaglia di qualche anno fa in Rcs. Agache, la società di investimenti di Arnault, ha lasciato la holding personale di Arnaud Lagardère aumentando però la sua partecipazione diretta nel gruppo, salita al 10%.
La mossa di Arnault riduce i diritti di voto di Arnaud Lagardère, che un tempo aveva ampio controllo sulla società fondata da suo padre, grazie a una struttura di partnership che gli garantiva un solido cuscinetto contro le scalate. Il figlio del fondatore è comunque riuscito a tenere unito il gruppo dove è rimasto con una quota dell'11%. Gli altri soci sono la Qatar investment authority (Qia) con l'11,5% dell'azienda e Amber Capital con il 18%. Bolloré è il candidato ideale per una scalata, benché possa esercitare influenza anche con la sua quota attuale.
Il gruppo, che controlla la rivista Paris Match, la radio Europe 1, la casa editrice Hachette (terza al mondo) e negozi aeroportuali, è nel mirino del finanziere francese, che in Italia è il maggiore azionista di Telecom e ha recentemente chiuso la partita con Mediaset, per creare sinergie con gli altri media del gruppo in particolare tra il canale all news tv Cnews di Vivendi e la radio del gruppo Lagardère, ma anche in vista delle elezioni presidenziali del 2022.
Opzione questa temuta del presidente in carica Emanuel Macron dato che Bollorè non ha mai fatto mistero della sua amicizia con Nicolas Sarkozy, considerato da molti in Francia artefice dell'operazione.Arnault, che ha fatto crescere Lvmh tramite una serie di acquisizioni, ha sfrondato di recente i suoi investimenti di minor successo tanto che Agache ha venduto anche la quota in Carrefour.
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