Economia

Arriva l'Agenda per la crescita: misure per lavoro e imprese tra le priorità del governo

Con il Programma nazionale di riforma il governo intende proseguire gli sforzi per una ripresa "solida". Tra le priorità le modifiche per Iva ridotta e gli sconti sul fisco

Il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni all'incontro con la delegazione del Fmi
Il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni all'incontro con la delegazione del Fmi

"Proseguire gli sforzi per porre le basi per una crescita solida e sostenibile". Se lo propone il governo attraverso il Programma nazionale di Riforma, in arrivo con l’aggiornamento del Def, intitolato Un’agenda per la crescita. Nella bozza anticipata oggi dall'Ansa l'esecutivo mette nero su bianco la strategia di crescita. Strategia che punta tutto su imprese e lavoro.

I provvedimenti che il governo Letta intende attuare "in via prioritaria" dovranno riguardare la riduzione del debito, la qualità e l’efficienza della pubblica amministrazione, il sistema finanziario, il mercato del lavoro, le riforme fiscali e la concorrenza. Nella relazione si osserva anche che "tempi e intensità" della ripresa si misureranno anche su un quadro di politica economia "stabile", sul pagamento dei debiti contratti dalla pubblica amministrazione con i privati (l’obiettivo è "proseguire sul monitoraggio e imprimere una ulteriore accelerazione") e sulla capacità di attrarre investimenti. Per quanto riguarda gli investimenti, infatti, uno degli strumenti su cui agirà il governo è il piano "Destinazione Italia" che sarà veicolo di "politiche e riforme per migliorare l’ambiente imprenditoriale, aumentare l’attrattività del nostro Paese e valorizzare asset pubblici". Il tutto con un occhio al debito pubblico che nel 2014 si attesterà al 132,2% del prodotto interno lorda. Il pareggio di bilancio strutturale e il pieno rispetto degli impegni presi con l'Unione europea, che impone di mantenere il disavanzo entro il 3%, sono il "perimetro obbligatorio" per qualsiasi intervento futuro, anche perché l’Italia "non può permettersi di tornare indietro sulla procedura d’infrazione". Quindi, per quanto riguarda il 2013, "interventi aggiuntivi di sostegno all’economia" potranno essere fatti solo a "saldi invariati", reperendo precedentemente le risorse per la copertura economica.

Tra le priorità delle riforme contenute nella bozza del Def troviamo, quindi, lo spostamento del carico fiscale da "lavoro e capitale a consumi, beni immobili e ambiente", la riduzione del cuneo fiscale, la rivisitazione dell’ambito di applicazione delle esenzioni e aliquote ridotte dell’Iva e delle agevolazioni fiscali dirette e l'adeguamento del catasto ai valori di mercato. Accanto alle riforme, poi, l'Agenda per la crescita punta anche a rafforzare la spending review nell’ambito dei provvedimenti da adottare nei prossimi mesi. "Occorre - si legge nel documento - perseverare nello sforzo mediante revisioni sistematiche approfondite della spesa a tuti i livelli amministrativi".

Le cifre per l’aggiornamento del quadro macro-economico non sono, tuttavia, state  ancora definite e sono al vaglio dei tecnici di via XX Settembre.

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