Arriva il salasso sulla casa con Imu e Tasi

Il prossimo 17 giugno scatta l'acconto per Imu e Tasi: il primo con la "leva fiscale" sbloccata. Ecco tutti gli aumenti

Arriva il salasso sulla casa con Imu e Tasi

Tenetevi pronti, giugno fa rima con stangata. Il prossimo 17 giugno infatti scatta il primo appuntamento con l'acconto di Imu e Tasi. E fin qui tutto normale. Ma si tratta in realtà del primo appuntamento dopo lo sblocco della leva fiscale voluto dal governo con l'ultima legge di bilancio: di fatto è stato dato il via libera ai rincari da parte dei Comuni. E così, come sottolinea ilSole 24 Ore, gli aumenti arriveranno in diversi Comnuni: si tratta del 9,4 per cento dei capoluoghi per quanto riguarda l'Imue e del 2,4 per cento per quanto riguarda la Tasi. Basta fare qualche esempio: a Torino l'Imu sulle case affittate a canone concordato sale dal 5,75 al 7,08 per mille.

Stesso discorso a La Spezia che fa lievitare l'imposta dal 4,6 al 6 per mille. Rincari in arrivo anche a Lucca, Udine, Ragusa, e Padova. Per quanto riguarda i pagamenti è possibile ignorare il primo richiamo per poi saldare il tutto il prossimo 16 dicembre. Alcune novità arrivano anche dalla formula adottata per il pagamento di queste due imposte. Di fatto alcuni Comuni hanno accorpato l'Imu e la Tasi. In questo modo, con l'abolizione della Tasi è stata aumentata l'Imu che nel saldo finale non dovrebbe discistarsi dall'importo delle due imposte separate. In questo caso il proprietario può pagare in un primo momento l'Imu con l'aliquota del 2018 e poi passare al conguaglio con il saldo finale. Bisogna tenere d'occhio poi tutte quelle variazioni che sono arrivate nei primi sei mesi dell'anno in corso. Queste variazioni possono modificare la cifra dovuta e di fatto creare non pochi problemi ai contribuenti. È necessario ad esempio controllare per bene le date di cessazione dei contratti di locazione perché una casa sfitta potrebbe avere una aliquota diversa rispetto a quando al suo interno c'era l'inquilino. Altro capitolo le case date in comodato ai figli.

Nel caso in cui il proprietario non dovesse avere i requisiti per lo sconto previsto dallo Stato del 50 per cento, potrebbe però godere delle riduzioni sulle aliquote fissate dai Comuni. Insomma con la leva fiscale sbloccata bisogna tenere d'occhio le aliquote e soprattutto l'importo finale da saldare. Le sorperse e soprattutto i rincari sono dietro l'angolo.

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