"Alla scuola Ferrari per formare i Drake di domani nel nome di Dino"

Il presidente di Exor John Elkann: "Porte aperte a tutti ma mi auguro che si iscriva anche qualche erede di noi Agnelli"

"Alla scuola Ferrari per formare i Drake di domani nel nome di Dino"
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"IIl mio pensiero sulla possibilità che all'M-Tech Ferrari di Maranello possa iscriversi anche qualche discendente della famiglia Agnelli, tra cugini, nipoti e parenti vari? Bella domanda. Dico solo che la nostra ambizione è creare una scuola dove l'adesione sarà elevatissima e mi auguro che ci sia l'interesse anche da parte delle nuove generazioni della mia famiglia per poter essere formati nel migliore dei modi. La scuola che inaugureremo nel 2029 rappresenterà una vera eccellenza. Sarà il luogo dove si potranno incontrare il meglio del sapere e del fare. Una scuola aperta a chiunque".

È toccato al presidente della Ferrari e della Fondazione Agnelli, John Elkann, porre virtualmente la prima pietra di quella che nel 2029, anno del centenario della Scuderia, sarà una grande e moderna scuola pubblica, il nuovo polo educativo di Maranello intitolato al figlio di Enzo Ferrari, Alfredo, meglio conosciuto come Dino, scomparso nel 1956 e fratellastro dell'attuale vicepresidente Piero. Un tributo alla famiglia che ha dato vita al Cavallino rampante e che sottolinea il legame tra Ferrari e la tecnologia, tra Ferrari e il territorio. "L'obiettivo - spiega Elkann - è di preparare e formare tecnici e ingegneri di alto livello". Partner del Cavallino è la Fondazione Agnelli, ieri rappresentata dal direttore Andrea Gavosto, che da anni cerca di contribuire al miglioramento del sistema d'istruzione italiano con progetti e ricerche per le scuole. Il polo sorgerà su un'area di 32mila metri quadrati, al posto di uno stabilimento in disuso, per un investimento di oltre 50 milioni (risorse stanziate dalla Ferrari Foundation grazie alla generosità dei clienti). Quaranta le aule e un migliaio di studenti previsti all'interno di una struttura immersa nel verde che sorgerà all'esterno dello storico stabilimento di via Abetone a Maranello.

La presentazione del progetto - il cantiere che inizierà i lavori già nel 2026 - ha rappresentato anche un'occasione di confronto diretto tra il Giornale e il numero uno della Ferrari con uno sguardo al futuro e al fatto che l'azienda automobilistica più famosa al mondo intende dare la possibilità a tutti di coronare un sogno. "M-Tech non è una scuola di Ferrari - chiarisce in proposito Michele Antoniazzi, direttore delle risorse umane del Cavallino - ma una scuola pubblica che punta a dare il massimo livello di preparazione. Sono gli studenti che sceglieranno dove andare a lavorare. L'auspicio di tutti è che restino sul territorio, ma non c'è un canale diretto con Ferrari. Chiunque è libero di entrare e uscire". Il cuore pulsante del nuovo polo saranno le officine, circa 3mila metri quadrati di laboratori dove gli studenti potranno costruire prototipi e affrontare simulazioni reali, sperimentando dentro ambienti che riproducono i moderni processi.

Presidente Elkann, M-Tech Alfredo Ferrari è destinata ad arricchire ulteriormente quel patrimonio tecnologico unico e di innovazione chiamato Motor Valley.

"È un contributo legato all'ingegno dei tanti colleghi della Ferrari e di tutti quelli che partecipano alla Motor Valley. Il tutto in sintonia con le istituzioni allo scopo di creare una realtà unica come luogo fisico e unico anche per gli apprendimenti e la conoscenza di cui beneficeranno i giovani del territorio e non solo. M-Tech vuole avere un'impronta locale con un'ambizione globale".

Il polo è destinato a generare nuovi talenti e dovrà anche misurarsi con iniziative analoghe. In Cina, per esempio.

"La nostra è un'iniziativa che dà speranza e dà ottimismo nel futuro. Infatti, vuole essere un luogo di eccellenza che permette in maniera unica di formare le competenze per costruire il futuro non limitandosi al territorio, ma accogliendo qui, chi dalla Cina chi dall'America e chi da tutto il mondo, ha voglia di imparare quello che non potrà imparare da nessun'altra parte".

Presidente, il tutto nel segno di Enzo Ferrari?

"Il fondatore è partito con una scuola dedicata al fratello maggiore Alfredo che era anche il nome del papà. Noi abbiamo voluto dare continuità con M di Maranello, Tech per la vocazione tecnologica che si rivolge al futuro con l'innovazione, e appunto Alfredo Ferrari. Noi, oggi, ci troviamo davanti a una sfida ancora più ampia: potere comprendere e apprendere tutta una serie di saperi che stanno evolvendo, come la tecnologia".

M-Tech Ferrari, perché proprio ora questo dono alla alla comunità?

"Integrato appieno sul territorio, senza tracciare un confine preciso con l'esterno, contribuirà a rafforzare il profilo di Maranello come centro di ingegno e di sapere tecnologico.

Un'impronta locale, un'ambizione globale. Perchè ora? Perchè ora è il momento".

Con il presidente Elkann, il vicepresidente Piero Ferrari e il ceo Benedetto Vigna, ieri sono intervenuti il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale.

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