Economia

Attenzione all'assicurazione: quando scatta la stangata

Un report Facile.it lancia l'allarme. Le tariffe aumentano nonostante il crollo degli incidenti durante la pandemia

Attenzione all'assicurazione: quando scatta la stangata

Il 2022 rischia di iniziare molto male per gli automobilisti. Secondo uno studio realizzato da Facile.it il nuovo anno sarà caratterizzato da un deciso aumento delle polizze assicurative necessarie per far circolare i mezzi. Ritocchi verso l’alto dei listini che appaiono da subito di dubbia equità visto e considerato che pandemia e lockdown hanno fatto crollare i tassi di incidentalità lungo le strade italiane. Una diminuzione dei sinistri che ha causato la decrescita nella liquidazione dei danni: situazione che ha permesso a varie compagnie di consolidare le proprie situazioni finanziarie e patrimoniali. Dopo il salasso sulle bollette di luce e gas ci sarà quello sul fronte dell’Rc auto. Una spesa obbligatoria che ha un peso importante in tutte le famiglie.

Secondo gli analisti di Facile.it i rincari potranno arrivare a toccare il 10 per cento. In base ai dati da cui parte lo studio, sarebbero tornati a salire numericamente i sinistri stradali, che da diciotto mesi a questa parte erano sotto la media. Si stima un aumento medio di 40 euro a polizza, per un maggior incasso complessivo per le compagnie, di circa 1,4 miliardi. I probabili aumenti – visto che non tutte le società applicheranno la stessa politica commerciale – sarebbero influenzati anche dall’aumento esponenziale del traffico. Secondo alcune rilevazioni, il numero di veicoli circolanti nei principali centri urbani del Paese sarebbe superiore ai dati registrati prima dell’arrivo del Covid-19. L’analisi del sito di comparazione ha incrociato i dati relativi alla media dei chilometri percorsi dai veicoli in circolazione, all’incidenza percentuale dei sinistri e al rapporto, sempre particolare, tra sinistrosità e premi Rc Auto. Nel quarto trimestre 2020 la frequenza sinistri era pari a 4,0%, in calo del 31% su base annua, mentre al primo trimestre 2021 è scesa a 3,7% (-9,7% su base annua). Guardando i dati cumulati al secondo trimestre 2021, invece, emerge l’inversione di tendenza con una frequenza di sinistri pari a 4,2%, vale a dire il 23% in più rispetto allo stesso periodo del 2020.

Diego Palano, general manager di Facile.it, scatta una fotografia del contesto in cui si inseriscono le dinamiche che guidano l’andamento dei premi assicurativi: “La correlazione tra frequenza sinistri e tariffe Rc Auto è storicamente alta ma, normalmente, può essere necessario diverso tempo, anche fino a 9 mesi, prima che le tariffe si adattino alla sinistrosità. Dato che gli incidenti stradali sono tornati a crescere nella prima parte dell’anno e potrebbero salire ulteriormente nei prossimi mesi, ci aspettiamo un incremento del costo delle polizze entro il primo trimestre del 2022”. Insomma, si tratterebbe di un’inversione di tendenza dopo diverso tempo. I dati Ivass – autorità che vigila sul comparto assicurativo – dicono che l’Rc Auto sta calando da tempo: dal 2014 al 2021 il premio medio è passato da 488 euro a 360 euro l’anno (a pagina 10 del rapporto). E soprattutto, si annullerebbe quasi del tutto il calo di cui gli automobilisti hanno goduto negli ultimi due anni: -5,4% nel 2020, -6% nel 2021.

Un’inversione di tendenza che non farà piacere alle famiglie italiane.

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