Assegno unico: chi avrà l'accredito più pesante

Tutte le cifre e le eventuali maggiorazioni previsti nel nuovo assegno unico

Assegno unico: chi avrà l'accredito più pesante

Famiglie numerose, in affitto e mamme sotto i 21 anni di età. Sono queste le tre categorie che dovrebbero poter usufruire dei vantaggi maggiori dell'Assegno unico per i figli che verrà erogato dall'Inps a partire dal marzo dell'anno prossimo.

I "conti" se li è fatti Il Sole 24 Ore in un articolo attraverso un tool on line in grado di simulare gli importi che dovrebbero spettare agli aventi diritto in base alla misura voluta dal governo il 18 novembre scorso. Vero è che si dovranno aspettare i testi definitivi del decreto attuativo per capire, in concreto, quanto percepiranno i genitori beneficiari in base al proprio Isee (indicatore della situazione economica equivalente) ed alle caratteristiche del nucleo familiare.

Secondo l'impostazione attuale del decreto - salvo che le commissioni parlamentari non modifichino il testo in modo sostanziale - le famiglie con figli (anche in attesa a partire dal settimo mese di gravidanza) di età non superiore ai 21 anni, percepiranno un importo, rivisto sulla base all'Isee familiare, che dovrebbe variare tra i 175 euro a figlio - per i nuclei con situazione economica non superiore ai 15mila euro - sino a 50 euro per le famiglie con Isee superiore ai 40mila.

Per i figli di età superiore ai 21 anni resterà un supporto che varierà dagli 85 euro (Isee sotto i 15mila euro) ai 25 euro (Isee superiore ai 40mila), ma solo nel caso in cui stiano svolgendo periodo di studi, tirocinio con redditi minimi o se sono impegnati nel servizio civile.

Infine, le mamme giovani under 21 anni percepiranno una maggiorazione di 20 euro.

Nel caso in cui le famiglie con requisiti idonei ci stiano "rimettendo" con l'assegno unico rispetto al precedente sistema (le stima parlano di circa 250mila nuclei), dovrebbe essere attivata una sorta di misura di "compensazione" che dovrebbe colmare la cifra mancante.

Le stime de Il Sole 24 Ore e gli importi

Secondo i calcoli fatti dal quotidiano (avevamo già riportato delle stime in un precedente articolo de IlGiornale.It), una famiglia composta da due redditi di lavoro di cui uno con Isee di 24mila euro e l'altro - legato ad una madre giovane - di 10mila euro dovuto ad un lavoro part-time, con un figlio di meno di 3 anni e senza casa di proprietà (dunque che siano in affitto), la stima dell'Isee dovrebbe aggirarsi intorno ai 10mila euro e l'assegno unico spettante sarebbe di circa 175 euro più una maggiorazione di 20 euro a sostengo delle mamme under 21; inoltre altri 30 euro sarebbero attribuiti in quanto il nucleo sarebbe composto da entrambi i genitori

titolari di reddito da lavoro dipendente. Dunque, più le famiglie saranno numerose più dovrebbe ricevere in termini di supporto da parte della misura e del principio della cumulabilità.

Ad esempio, sempre secondo le stime del 24Ore, una famiglia con 5 figli di cui 4 minorenni ed un 18enne, con Isee di 8.300 euro l'anno, l'importo sarebbe di circa 228 euro in media a figlio considerando l'ulteriore maggiorazione di 85 euro per ciascun figlio superiore al primo e l'una tantum di 100 euro per i nuclei con almeno 4 figli.

Altra

maggioranza riguarderà i figli minori con disabilità che comporta una maggiorazione di 95 euro mentre anche il canone di affitto di una casa potrebbe comportare +28euro sull'assegno unico.

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