Atlantia fa correre gli utili e si prepara allo shopping

Più tempo per cedere una quota di Autostrade

Atlantia ha chiuso il 2016 con un utile di esercizio di competenza del gruppo di 1,122 miliardi di euro, in aumento del 32% rispetto al 2015, su cui incidevano gli oneri per operazioni finanziarie non ricorrenti (+10% su base omogenea) e ricavi operativi per 5,484 miliardi, in crescita del +3%. Il cda propone all'assemblea dei soci, convocata per il 21 aprile 2017, un dividendo di 0,970 euro per azione, rispetto agli 0,880 euro per azione distribuiti per il 2015.

A concorrere ai buoni risultati di bilancio la crescita (+3,2%) del traffico autostradale, mentre sulla rete estera l'aumento è stato pari all'1,7%. Inoltre, il traffico passeggeri di Aeroporti di Roma è salito dell'1,8%. A fine 2016, l'indebitamento finanziario netto del gruppo guidato da Giovanni Castellucci è pari a 11,677 miliardi, con un incremento di 1,29 miliardi rispetto a un anno prima. Un aumento, sottolinea Atlantia, legato essenzialmente all'«acquisizione di Aéroports de la Côte d'Azur». Quanto al margine operativo lordo (ebitda), si è attestato a 3,378 miliardi, in aumento del 5% rispetto al 2015.

Castellucci ha intanto reso noto che è stato spostata da fine febbraio alla fine di marzo e fino ai primi giorni di aprile la scadenza prevista per raccogliere le offerte vincolanti su una quota

di minoranza di Autostrade per l'Italia. Atlantia, ha aggiunto l'ad, punta ancora su nuove acquisizioni - come per esempio quella relativa all'aeroporto di Bruxelles - a patto di poter assumere il controllo della società.

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