Attese le decisioni della Fed. Giovedì riunione Bce

Fine luglio caldo sul fronte dei mercati finanziari: l'attenzione è rivolta a Stati Uniti (Fed), Francoforte (Bce) e Pechino, dove è scattato l'allarme debito pubblico. Dal presidente della Fed, Ben Bernanke, si attendono, tra domani e mercoledì, chiarimenti sul programma di acquisto dei bond. Se i dati macro in agenda mostreranno un'economia più debole, affermano dalle sale operative, allora potrebbero attenuarsi le attese di una riduzione degli acquisti a breve. Un altro indicatore determinante, dunque, è quello sull'occupazione di luglio che sarà reso noto venerdì.
Fari puntati anche sull'Eurotower e, in particolare, sulle dichiarazioni che farà, giovedì, il presidente della Bce, Mario Draghi a conclusione del consiglio direttivo. Un ritocco dei tassi, ora allo 0,5%, sembra, comunque, improbabile.
Pechino, dal canto suo, corre invece ai ripari: la Corte dei conti ha avviato, infatti, una verifica «urgente» con controlli in tutto il Paese. E dopo il recente allarme lanciato dal Fondo monetario internazionale, la seconda economia al mondo potrebbe presto ripensare il proprio modello di crescita orientandolo più sulla domanda interna. Il National audit office cinese, l'equivalente della nostra Corte dei conti, ha annunciato sul proprio sito Internet che, conformemente a una domanda dei giorni scorsi del Consiglio di Stato, organizzerà in tutto la Cina una verifica del debito pubblico. La magistratura contabile di Pechino non specifica quali debiti verranno controllati, ma ricorda che quelli degli enti locali alla fine del 2010 avevano raggiunto l'ammontare di 1.300 miliardi di euro.
A conferma dell'urgenza del problema, la Corte dei conti ha così sospeso tutti gli altri dossier per concentrarsi proprio su questo controllo. Funzionari della magistratura contabile saranno inviati su tutto il territorio, secondo quanto riferisce il Quotidiano del popolo, il giornale del Partito comunista. Già più di un mese fa la Corte dei conti cinese aveva lanciato un allarme sui rischi legati alla rapida crescita del debito delle amministrazioni locali.


Il livello di indebitamento, alla luce del rallentamento della crescita, è considerato come una possibile grave minaccia per l'economia del Paese, se non vengono prese misure per frenare il suo aumento. Il Fmi ha recentemente stimato che il totale delle obbligazioni emesse dalle autorità centrali e locali ammonti al 45% del pil cinese.

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