Quella "balla" delle tasse per far crescere il Paese

Ecofin, Fmi e Bruxelles chiedono all'Italia un aumento delle tasse su immobili, proprietà e sui consumi. E Confediliza protesta

Quella "balla" delle tasse per far crescere il Paese

"Tasse per la crescita". In realtà dietro questa etichetta ideata dai soloni che vogliono stangarci che di nome fanno Fmi, Ocse e Ue, ci sarebbe un'altra mazzata sulle famiglie italiane che a stento provano a riprendersi dalla crisi degli utlimi anni. Il coro unanime è uno solo: in Italia servono più tasse sugli immobili, sulla proprietà e sui consumi. Difficile mettere in moto al crescita quando i soldi destinati ai consumi vanno a finire nelle tasche del Fisco. Eppure questo è l'orientamento. Nell'ordine nelle ultime settimane Unione Europea, Ocse e Fondo Monetario Internazionale hanno chiesto una sola cosa: tasse. L'Fmi nel suo rapporto "Italia: verso una riforma fiscale improntata alla crescita" ha consigliato in modo esplicito e senza giri di parole di aumentare l'Imu e la Tasi. Poi la dritta anche sul catasto: "Va riformato aggiornando i valori". Il tutto per "sfruttare completamente il potenziale delle tasse sulla proprietà".

La stessa musica suonata dall'Ocse che ci chiede di "spostare la tassazione verso la proprietà immobiliare rivedendo i valori catastali". Bruxelles ha scelto la stessa strada chiedendo uno spostamento della tassazione sulla proprietà e sui consumi. Ovviamente sempre per mettere in moto la crescita. Eppure questa ricetta di tasse non convince nessuno. Soprattutto le associazioni di categoria del settore immobiliare. Una su tutte Confedilizia che protesta dopo questi "consigli" che di fatto mettono l'Italia al centro di una bufera fiscale che potrebbe abbattersi già nei prossimi mesi: "Tassare per crescere? Si tratta di una tesi infondata, come evidenziano studi realizzati attraverso tecniche econometriche serie e come la realtà dei fatti si è incaricata di dimostrare. Che essa continui a essere riproposta è inaccettabile.

Ma addirittura sconcertante è che il “consiglio” di tassare di più gli immobili venga dato ad un Paese, come è l’Italia, che negli ultimi anni ha subìto un aumento dell’imposizione patrimoniale sul mattone senza precedenti (dai 9 miliardi dell’Ici si è passati agli attuali 21 di Imu e Tasi) e che a causa di queste politiche scellerate ha pagato, oltre che con il crollo dei valori immobiliari, in termini di chiusura di imprese, perdita di posti di lavoro, caduta dei consumi", ha affermato il presidente di Confedilizia Giorgia Spaziani Testa. Insomma le tasse per mettere in moto i conusmi hanno il sapore di una "balla antica" che serve solo a fare aprire (ancora una volta) il portafoglio.

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