Granarolo cede i propri «magazzini» a Bcube. Ed esternalizza tutta la logistica nelle mani del colosso piemontese che opera nei settori automotive, industria, consumer & healthcare, energia, air cargo e difesa, nonché, appunto, nella filiera del food per la grande distribuzione. Granarolo si aggiunge dunque a Coca Cola, Bonduelle, Fileni, Sma, Bauli, San Bendetto, Heineken tra i tanti clienti del gruppo di Casale Monferrato. Un gruppo - che impiega 6.200 persone e nel 2018 ha realizzato un fatturato di 600 milioni di euro il cui core business è quello di organizzare a 360 gradi tutta l'attività logistica per grandi gruppi che preferiscono non averla più «in house», ma affidarsi a esperti del settore. Formalmente il passaggio di proprietà è avvenuto con la cessione della maggioranza di Zeroquattro Logistica, la società di Granarolo specializzata nella gestione delle attività logistiche di prodotti agroalimentari freschi a temperatura controllata, nella quale Bcube aveva già messo «un piede» nel 2015 acquistandone il 40% circa.
«L'operazione - spiega il presidente Gianpiero Calzolari - consentirà a Granarolo di concentrarsi maggiormente sui piani di sviluppo in Italia e all'estero che prevedono, peraltro, una forte spinta verso l'innovazione e un rinnovato impegno in termini di sostenibilità della filiera».
Per la società di logistica piemontese «l'obiettivo è quello di consolidare la propria posizione nel settore food&beverage, attraverso un aumento delle competenze e l'ampliamento dell'offerta di soluzioni e servizi. In questo senso, il passaggio in maggioranza in Zeroquattro Logistica rappresenta, oltre che un importante investimento, un elemento fondamentale della nostra strategia di sviluppo» ha commentato Luigi Bonzano, vicepresidente di Bcube spiegando che «l'estensione dell'operazione sulla Calabria, deliberata recentemente, si è presentata come un'ulteriore opportunità che permetterà a Zeroquattro Logistica di diventare l'unico operatore sul mercato nazionale a poter disporre di un network diretto a temperatura controllata».
Fondata negli anni cinquanta con il nome Argol Villanova, oggi Bcube ha 117 sedi in tutto il mondo per clienti del calibro di Fca, General Electric, Finmeccanica, Alstom, Suzuki, Danieli.
Insieme a Fercam e Fisi è tra le poche eccellenze italiane a tenere testa ai competitor stranieri in un settore ancora molto frammentato in cui il fatturato di 80 miliardi di euro l'anno è diviso tra ben 150mila imprese italiane. Numeri che fanno capire come l'operazione Granarolo-Bcube sia un nuovo passo che accenderà il risiko di settore.
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