Biglietti aerei, sette euro su dieci in tasse: e da gennaio le imposte aumentano

In tutto il mondo si pensa di abolire le imposte aeroportuali, ma in Italia continuano a crescere: il 67,7% del prezzo del biglietto se ne va in tasse

Biglietti aerei, sette euro su dieci in tasse: e da gennaio le imposte aumentano

Che il taglio delle tasse promesso da Matteo Renzi fosse un bluff l'avevamo capito da tempo. Interessante è però registrare un aumento contenuto ma significativo: quello della cosiddetta "addizionale comunale sui diritti d’imbarco dei passeggeri sugli aerei", che dal 1° gennaio passerà da 6,5 a 9 euro.

Sembrerebbe un dettaglio, eppure si tratta di un dato sintomatico di una tendenza preoccupante. Come ben ricostruisce il Corriere della Sera, per ogni dieci euro spesi nell'acquisto di un biglietto aereo italiano, quasi sette se ne vanno in tasse. Imposta per gli imbarchi, contributo per i cassintegrati delle compagnie, Iva, "corrispettivi" per i controlli di sicurezza", tassa per i Comuni dove sorge lo scalo: l'elenco dei balzelli sembra non conoscere fine.

Mentre all'estero sempre più Paesi studiano la possibilità di abolire le tasse aeroportuali (in Turchia, ad esempio, esse pesano solo per 1,4% sulla spesa totale comprensiva di tariffa del biglietto e imposte), in Italia queste non fanno che crescere. Tanto da scatenare le proteste delle compagnie aeree, sul piede di guerra dopo l'ultima maggiorazione dell'addizionale comunale.

"Una spesa non indifferente per chi viaggia in low cost - spiega Frances Ouseley, direttore per l’Italia di easyJet - Ufficialmente abbiamo saputo della maggiorazione il 22 dicembre. Nel frattempo tante persone hanno già prenotato ma con la vecchia addizionale comunale. E l'addizionale, puntualzza Ouseley, è pure ripartita in maniera opinabile: "50 centesimi vanno ai servizi antincendio nella struttura, il resto va ad alimentare il fondo speciale del trasporto aereo per i cassintegrati di altri vettori".

E per chi non ne avesse abbastanza, c'è la più classica delle ciliegine sulla torta: se a livello

nazionale la maggiorazione è di 9 euro, per gli scali romani di Ciampino e Fiumicino l'aumento è di dieci euro. Da quando è stata introdotta, nel 2004, l'addizionale è aumentata addirittura di nove volte.

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