Lunedì scatta "l'ora x" per la tv: come avere il bonus

Il bonus è riconosciuto sotto forma di sconto pari al 20% del prezzo di vendita, fino ad un massimo di 100 euro. Per ottenerlo non ci sono limiti Isee

Lunedì scatta "l'ora x" per la tv: come avere il bonus

Finalmente ci siamo. Da lunedì 23 agosto parte il bonus rottamazione tv per l'acquisto di televisori compatibili con il nuovo digitale terrestre. Gli italiani che dovranno cambiare apparecchio devono, però, avere ancora un po’ di pazienza: la lista dei rivenditori che aderiscono all’iniziativa deve ancora essere pubblicata sul sito del Mise.

Il bonus

Il contributo per l'acquisto di un nuovo apparecchio televisivo è riconosciuto sotto forma di sconto pari al 20% del prezzo di vendita, fino ad un massimo di 100 euro comprensivi di Iva. Per usufruirne sono validi anche gli acquisti online. Per ottenere l’incentivo non ci sono limiti Isee. Sarà sufficiente che il richiedente sia residente in Italia, sia in regola con il pagamento del canone Rai e rottami un televisore acquistato prima del 22 dicembre 2018.

Come spiega Il Sole 24 Ore si può richiedere il bonus fino al termine del 2022 o fino all'esaurimento delle risorse pari a 100 milioni di euro. In teoria, a fronte di bonus pieni di 100 euro sarebbero disponibili 1 milione di contributi. Se così fosse si tratterebbe di un decimo della platea interessata. Un po’ poco.

Soprattutto se si fa riferimento alle stime di marzo della Fondazione Ugo Bordoni-Swg: al netto dell'effetto incentivi, sono 10,2 milioni le famiglie che non hanno televisori compatibili con il nuovo segnale. C’è il rischio, quindi, che la cifra possa non soddisfare tutte le richieste. È possibile, però, un rifinanziamento dei bonus con la legge di Bilancio.

Quando effettuare il cambio del televisore

In base alle Faq del Mise, la tv acquistata a partire da gennaio 2017 sarà compatibile con il cambiamento introdotto dal primo passaggio tecnologico, cioè la dismissione della codifica MPEG-2 a favore dell'MPEG-4 su standard DVB-T1. Ma serve un apparecchio per l'alta definizione (HD). Se la tv è stata, invece, acquistata a partire dal 22 dicembre 2018 allora non ci saranno problemi in quanto risulterà compatibile con il nuovo standard.

Da casa è possibile fare una semplicissima prova per capire se la propria tv è compatibile con la nuova tecnologia. Una volta effettuata la risontinazzazione dei canali, si può compiere una verifica provando a visualizzare i canali di test 100 e 200: se fatto ciò compare la scritta "Test HEVC Main10" significa che l'apparecchio soddisfa già i nuovi requisiti. Quindi non sarà necessario sostituire il televisore.

Cosa serve per avere l’incentivo

Come già spiegato in precedenza, per usufruire dell’incentivo è necessario rottamare un apparecchio non conforme al nuovo standard DVB-T2, quindi acquistato prima del 22 dicembre 2018. Solo in questo caso è obbligatorio cambiare l’apparecchio. L'operazione è piuttosto semplice.

La si può compiere presso il rivenditore o presso un centro comunale di raccolta RAEE consegnando un modulo disponibile sul sito Mise con il quale l'utente attesta il riciclo e autocertifica la titolarità dell'abbonamento Rai così come la non conformità dell’apparecchio al nuovo standard. Potranno godere dell'agevolazione anche i cittadini di età pari o superiore a 75 anni che sono esonerati dal pagamento del canone Rai.

Come si applica il bonus

A tutto penserà il venditore. Sarà lui che dovrà accedere al servizio telematico messo a disposizione dall'Agenzia delle entrate, disponibile nell'area riservata del sito web, per trasmettere al Mise una comunicazione con i dati dell'utente, del televisore e del prezzo.

A quel punto l'Agenzia effettua le verifiche del caso e controlla la disponibilità delle risorse. Sarà, poi, il servizio telematico a comunica al venditore se esiste la disponibilità dello sconto. Il venditore recupererà, infine, l'importo riconosciuto al cliente al momeno dell'aquisto del nuovo televisore come credito d'imposta.

Il vecchio bonus

Il vecchio incentivo tv-decoder, introdotto con la legge di bilancio 2019, non ha riscontrato un grande successo. Fino al 16 agosto di quest’anno sono stati erogati bonus per 30,2 milioni sui 151 milioni disponibili. Un mezzo flop. A cui il Mise vuole rimediare.

Il ministero ha avviato una nuova campagna di comunicazione, ha attivato un sito dedicato e un call center (06 87.800.262) che fornirà tutte le indicazioni necessarie. Il vecchio sconto che spetta ai cittadini con un Isee entro la soglia dei 20.000 euro è cumulabile con il nuovo bonus tv.

Le due misure non entrano in contrasto. Chi utilizza entrambi gli incentivi ha diritto a un contributo di 30 euro anziché 50 euro. In totale è possibile beneficiare di uno sconto che può arrivare a un massimo di 130 euro.

Lo slittamento dello switch-off

La nuova tecnologia migliorerà la qualità del segnale e permetterà di dare spazio alle trasmissioni in alta definizione. In considerazione del ritardo con il quale si stanno cambiando i televisori il Mise, in accordo con i vari broadcaster, è riuscito ad ottenere uno slittamento dello switch-off. Il passaggio dalla codifica Mpeg2 all'Mpeg4 non avverrà più il 1° settembre ma dal 15 ottobre, partendo da alcuni programmi nazionali. La dismissione generalizzata di tale codifica sarà definita con un provvedimento da emanare entro la fine del 2021.

Discorso diverso per il

definitivo passaggio allo standard DVB-T2 con codifica HEVC Main10: questo non avverrà più il 30 giugno 2022 ma a partire dal 1 gennaio 2023. Però per i broadcaster vi è la possibilità, e non l’obbligo, di partire prima.

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