Brucia le tappe il Btp Italia: il Buono del Tesoro agganciato all'inflazione, pensato per famiglie e risparmiatori, promette di raggiungere la cifra più alta di sempre. In un solo giorno sono state raccolte adesioni per 16,84 miliardi, poco lontano dal record di 17 miliardi sottoscritto in due giornate nella precedente emissione dello scorso aprile. Un risultato che supera le già ottimistiche previsioni espresse da Maria Cannata, direttore della direzione debito pubblico del Tesoro.
La fortissima domanda ha indotto il ministero dell'Economia alla decisione di chiudere la sottoscrizione già oggi, alle 14, invece che l'8 novembre come previsto dal calendario dell'asta. «Pertanto, sarà ancora possibile sottoscrivere il Btp Italia - precisa la nota del Tesoro - e, in particolare, saranno soddisfatte per intero tutte le proposte irrevocabili di acquisto di questo titolo immesse sul Mot (il mercato obbligazionario telematico di Piazza Affari, ndr) che abbiano determinato la conclusione di contratti entro la data ed ora di efficacia della chiusura anticipata, il 6 novembre 2013 alle ore 14,00».
Ma come funziona il Btp Italia, giunto alla quinta edizione? Il titolo indicizzato all'inflazione (al netto della componente tabacchi e alcool) offre un tasso minimo garantito del 2,15% lordo annuo, ma variabile - pagabile con due cedole semestrali -, mentre il rendimento effettivo sarà annunciato al termine del periodo di raccolta ordini sulla base del prezzo di emissione finale e non potrà essere inferiore alla cedola. In pratica, esiste una parte di cedola fissa (2,15) e una variabile, che dipenderà dall'inflazione. In più, viene riconosciuto un premio fedeltà del 4 per mille per chi detiene i titoli fino alla loro naturale scadenza, cioè il 12 novembre 2017. Il taglio minimo acquistabile è di mille euro: nessuna commissione a carico dell'investitore è prevista durante il periodo di sottoscrizione.
Tutte le emissioni precedenti hanno avuto successo. Il primo Btp Italia è stato emesso nel marzo 2012 per 7,3 miliardi, poi giugno 2012 per 1,7 miliardi (la meno gettonata, a causa dell'instabilità politica del momento), ottobre 2012 per 18 miliardi e aprile 2013 per 17 miliardi.
Che rendimento daranno? «Ipotizziamo di acquistare mille euro di Btp oggi - risponde Angelo Drusiani, esperto in campo obbligazionario -, che la cedola resti al 2,15% e che l'inflazione si mantenga allo 0,9 per cento. In quattro anni incasseremmo 75,25 euro, al netto della ritenuta del 12,5%, più 3,5 euro di premio fedeltà». Totale: 78,75, pari a quasi il 2% annuo. «Ma attenzione, se dovesse passare la nuova tassa depositi al 2 per mille (sull'intero capitale) prevista dall'ultima legge di stabilità, dovremo pagare altri 8 euro». E i 78,75 euro si riducono a 70,75, per un rendimento dell'1,8%: il 10% in meno.
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